Come promesso in numerose dirette Facebook e su articoli a stampa l’Area Marina Protetta Isole Ciclopi sta portando a termine la bonifica del mare e della costa di Aci Castello cosparsi dei frammenti del relitto dell’imbarcazione che nell’ottobre dell’anno scorso si è schiantata sugli scogli all’altezza della terrazza galatea, ad Aci Trezza.
Il direttore Riccardo M. Strada aveva a più riprese dichiarato che l’Area marina protetta non avrebbe potuto ignorare un fenomeno di inquinamento da vetroresina e da materiali compositi che avrebbe nel tempo deturpato e danneggiato l’ambiente subacqueo e la costa di Aci Trezza, all’interno del proprio territorio mare.
Da lunedì la prima fase delle operazioni è in atto, dopo il silenzio del Ministero della Transizione Ecologica, che si era dichiarato impotente, grazie alla preziosa collaborazione tra Area marina protetta, Direzione Marittima di Catania e Comune di Aci Castello, che si sono mobilitati e rimboccati le maniche.
Il Nucleo sommozzatori della Guardia Costiera competente per la Sicilia e la Calabria sta operando da martedì mattina con il supporto dei mezzi e dei volontari dell’AMP.
Suddiviso il fondale in settori stanno setacciando e recuperando i frammenti di Vetroresina che costituiva lo scafo. Sino ad oggi sono stai recuperati la timoneria, parti dello scafo ed il timone con il proprio asse. Tutto materiale che verrà smaltito in collaborazione con il servizio del Comune di Aci Castello.
In una seconda fase partiranno le operazioni per la bonifica della costa operando da terra.
La Direzione dell’AMP non può non ringraziare l’Ammiraglio Giancarlo Russo, Comandante della Direzione marittima della Sicilia Orientale ed il Sindaco di Aci Castello, Carmelo Scandurra, che hanno dimostrato un vero e fattivo spirito di cooperazione per la salvaguardia con i fatti e non con a parole del nostro mare
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