“Lo sgombero in corso a Catania dello studentato 95100, sede delle attività di consultorio, di Non Una Di Meno, cuore della lotta transfemminista, è un’azione insensata e gravissima.
Ancora più grave è che la titolarità dell’immobile sia anche dell’Università di Catania che ha consentito una azione così stupida e violenta. Università al centro di operazioni immobiliari enormi nella zona e che non aveva alcun bisogno di quegli spazi.
È grottesco e assurdo che mentre il Comune avalla l’occupazione di beni confiscati da parte dei mafiosi e l’Università tiene sottoutilizzati e chiusi molti dei suoi locali, si procede allo sgombero di uno spazio vivo e indispensabile per la comunità.
Sindaco e Rettore diano spiegazioni e restituiscano immediatamente quello spazio alle studentesse, agli studenti, alle attività a sostegno delle donne e alla lotta transfemminista”.
Lo dicono da Arci Catania.
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