Si terrà l’11 e il 12 marzo la prima edizione delle giornate dedicate al patrimonio culturale metodista e valdese: tante le iniziative che vedranno protagoniste le chiese, insieme a istituti e centri culturali, su tutto il territorio nazionale.
Anche a Catania l’appuntamento vedrà un calendario di interessanti iniziative. In entrambe le giornate, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, il Tempio Valdese di via Naumachia 20 sarà aperto a visite guidate da volontari e volontarie della Chiesa Valdese di Catania all’interno dello storico luogo di culto protestante inaugurato nel lontano 1890. A corredo dell’esperienza, la mostra “Riforma protestante e valdesi” ed una collezione di xilografie d’epoca.
A conclusione delle due giornate, domenica 12 marzo alle 17.30 sempre nel Tempio Valdese di Catania si esibirà l’apprezzato pianista di rilievo internazionale Simone Ivaldi, con un concerto intitolato “Fantasia corale” con musiche di Mozart, Bach-Busoni, Beethoven, Mendelssohn e Skrjabin.
Perfezionatosi presso l’Accademia di Musica di Pinerolo con Pietro De Maria ed Enrico Stellini e presso la Scuola di Musica di Fiesole con Andrea Lucchesini, Simone Ivaldi è stato borsista della De Sono Associazione per la musica di Torino dal 2020 al 2022. Ha suonato in Argentina, a Lancaster (USA) e a Vienna. Si è esibito con le orchestre dei Conservatori di Sassari e Torino e con l’Orchestra Progetto Enarmonia, inoltre le registrazioni di alcuni suoi concerti sono state trasmesse in TV su Rai5 e in radio su Radio Rai 3.
Le visite guidate e il concerto saranno ad ingresso libero.
Obiettivo principale delle Giornate del Patrimonio culturale metodista e valdese è aprire le proprie porte sia a chi già conosce la cultura metodista e valdese sia a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo protestante.
L’idea di creare un momento dell’anno in cui mettere al centro il patrimonio culturale protestante, nasce da un lavoro, già messo in atto da qualche tempo da parte dall’Ufficio Beni Culturali della Tavola valdese, di sensibilizzazione ed educazione al patrimonio e alla memoria. Partendo dai principi espressi nella Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società, più nota come
Convenzione di Faro, si guarda al patrimonio e alle sue relazioni con le comunità, incoraggiando le persone a riconoscere l’importanza dei propri beni culturali attraverso i significati e i valori che questi rappresentano per loro.
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