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All’università di Catania una ricerca sperimentale per comprendere le preferenze dei consumatori

A condurla in questi giorni i docenti Maria De Salvo e Giuseppe Cucuzza del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione ed Ambiente nell’ambito del progetto Pofacs

A volte ci capita di acquistare senza neanche guardare. Ma solitamente sono i nostri occhi che guidano le nostre scelte al supermercato. Soprattutto quando si tratta di ortaggi freschi, confezionati e pronti al consumo.

Prima di decidere quale tipo di frutta e verdura freschi mettere nel carrello, ne osserviamo la forma, il colore, leggiamo le informazioni contenute nell’etichetta, e ovviamente il prezzo.

Ma su quali aspetti concentriamo il nostro sguardo?

A questo interrogativo sarà in grado di rispondere una ricerca sperimentale coordinata dai docenti Maria De Salvo e Giuseppe Cucuzza del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione ed Ambiente dell’Università di Catania nell’ambito del progetto “Pofacs – Conservabilità, qualità, sicurezza dei prodotti ortofrutticoli ad alto contenuto di servizio”.

Nella rilevazione dei dati – a cui collaborano i dottorandi di ricerca Laura Giuffrida e Claudio Cannata e la borsista di ricerca Marika Cerro – vengono simulate tipiche situazioni di acquisto durante le quali i potenziali acquirenti sono chiamati, dopo avere indossato un paio di occhiali dotati di un dispositivo che ne registra il movimento oculare (eye tracking), a scegliere tra tre tipologie di confezioni monoporzione di pomodori freschi, diversi per colore, prezzo e per contenuto di zinco, provenienti dall’azienda agraria sperimentale dell’Università di Catania.

Ortaggi che sono coltivati secondo le indicazioni del team di ricerca diretto dal prof. Cherubino Leonardi. “L’obiettivo generale del progetto è il miglioramento della conservabilità, della qualità, della sicurezza e della sostenibilità dei prodotti ortofrutticoli ad alto contenuto di servizio, mediante l’acquisizione di nuove conoscenze e tecnologie, non ancora sviluppate nelle regioni meridionali, di produzione e conservazione a basso impatto ambientale e ad elevata sostenibilità economica – spiegano i docenti Maria De Salvo e Giuseppe Cucuzza -. I dati raccolti negli esperimenti di scelta saranno poi elaborati con tecniche di gaze analysis (l’identificazione umana basata sull’analisi dello sguardo) e appropriati modelli econometrici per individuare su quali aspetti si concentra lo sguardo e quindi le preferenze del consumatore”.

Le attività di rilevazione dei dati sono state già avviate, ma proseguiranno nelle prossime settimane.

Gli interessati a far parte del campione della indagine possono inviare una email a mdesalvo@unict.it oppure a giuseppe.cucuzza@unict.it.


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