Un importante prelievo multiorgano, il più cospicuo effettuato nella storia dell’azienda ospedaliero universitaria etnea, è stato eseguito all’Ospedale San Marco di Catania su un giovane paziente deceduto in seguito a morte cerebrale.
Gli organi prelevati sono cuore, polmoni, fegato, reni, pancreas e cornee. La procedura, che ha impegnato i professionisti del nosocomio insieme a quattro équipe provenienti da tutta Italia, è durata complessivamente otto ore ed è stato possibile eseguirla in virtù dell’ottimo stato degli organi del paziente.
Il giovane aveva espresso più volte la propria volontà di donare gli organi tanto da averla manifestata formalmente con una registrazione. Così la famiglia, assecondando il grande gesto di solidarietà e amore verso il prossimo del proprio congiunto, una volta accertata la morte encefalica, ha dato il proprio assenso al prelievo.
Naturalmente impegnativo e minuzioso è stato il lavoro dei sanitari per consentire la salvaguardia della corretta funzionalità degli organi, attraverso la garanzia del giusto apporto di sangue e di ossigeno.
L’occasione ha consentito, inoltre, di testare con successo il nuovo sistema di screening del potenziale donatore, grazie al lavoro incessante svolto nelle scorse settimane dallo staff del Laboratorio di Analisi del San Marco diretto da Patrizia Grassi.
“Questo grande gesto di solidarietà del paziente e della famiglia, che permette di salvare altre vite, rappresenta un segnale estremamente significativo per una regione come la Sicilia che negli ultimi mesi ha puntato decisamente a rilanciare l’attività trapiantologica. Proprio in questi giorni l’istituto Ismett di Palermo celebra i 3000 trapianti effettuati, un dato raggiunto anche grazie all’impegno, alla capacità e alla dedizione dei professionisti della nostra azienda” ha affermato il direttore generale dell’azienda sanitaria Gaetano Sirna.
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