“L’aggressione a sfondo omofobo avvenuta nei giorni scorsi nel cuore di Catania ai danni di uno studente lascia davvero interdetti e sconcertati. Un atto vile e intollerabile che tutta la comunità accademica condanna fermamente”. Così Francesco Priolo, rettore dell’Università di Catania, in merito a quanto accaduto a un 22enne attivista dell’Arcigay di Catania, nei giorni scorsi, in via Umberto.
“Al giovane studente universitario – afferma il Rettore – esprimo a nome di tutto l’ateneo la piena solidarietà e auspico che i responsabili siano presto individuati e sanzionati. L’Università di Catania, in sinergia con tutte le istituzioni cittadine, ha il dovere di intervenire con tutti i mezzi a disposizione per far sì che simili episodi non si verifichino mai più. È inaccettabile che una tranquilla serata di giovani si trasformi in un incubo. Ringrazio il giovane per aver denunciato il fatto, un chiaro segnale che deve essere da esempio per tutte e tutti coloro che sono vittime di atti di violenza di qualsiasi genere. L’Ateneo di Catania si è dotato di un “Codice Etico e di Comportamento” e di un “Gender Equality Plan” che rappresentano una testimonianza importante dell’impegno istituzionale dell’Università di Catania nella prevenzione e nel contrasto di discriminazioni, stereotipi e disuguaglianze oltre ad un esplicito impegno nella costruzione di politiche attive per la promozione della parità di genere”.
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