In tendenza

Aggredita una dottoressa al reparto di Pediatria dell’ospedale: una donna in stato di fermo

Responsabili dell’aggressione due giovani donne che avrebbero agito con premeditazione

Aggredita nella notte di ieri un medico dell’UOC di Pediatria dell’Ospedale di Biancavilla. L’episodio ha coinvolto anche gli infermieri presenti in servizio. L’intervento della guardia giurata ha evitato più gravi conseguenze. Responsabili dell’aggressione due giovani donne che avrebbero agito con premeditazione. Una violenza esecrabile contro chi svolge con professionalità e correttezza il proprio servizio a tutela dei minori.

Sul posto sono tempestivamente giunti i Carabinieri che hanno constatato e verbalizzato i fatti. Una donna sarebbe in stato di fermo. Ferma condanna da parte dei vertici dell’Asp di Catania: “L’aggressione subita dalla dottoressa e dagli operatori dell’Ospedale di Biancavilla è un atto gravissimo. Esprimiamo ai colleghi solidarietà e vicinanza. Saremo a loro fianco nelle sedi opportune per condannare questo atto vile e assolutamente ingiustificabile. In questo caso non sono invocabili neppure giustificazioni emotive. Nessun piccolo paziente o familiare era ricoverato nel Presidio. Non è tollerabile entrare in Ospedale con l’obiettivo di imporre con la forza e la violenza una presunta ragione. Si ringraziano i Carabinieri per il loro tempestivo intervento. È necessario compiere un ulteriore salto educativo e culturale. Nonostante gli sviluppi normativi, l’inasprimento delle pene, le attività di prevenzione messe in campo, le misure di sicurezza attivate e le numerose attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica constatiamo che la prevenzione non è mai abbastanza”.

La deputata pentastellata catanese chiede interventi urgenti per tutelare il personale sanitario. Una riconvocazione del tavolo già in costituito alla Prefettura di Catania

“È inaccettabile che, a soli sei giorni dall’aggressione a due medici pediatri del Policlinico di Catania, si verifichi un nuovo episodio di violenza contro chi opera quotidianamente per la salute e il benessere dei cittadini. Ormai è un’escalation”. Lo ha dichiarato l’onorevole Lidia Adorno, esponente del Movimento Cinque Stelle all’Ars, commentando l’aggressione al medico dell’UOC di Pediatria dell’Ospedale di Biancavilla. “Ci risiamo – ha evidenziato Adorno – quando potremo tornare ad un rapporto sano tra medico e paziente? Questi episodi dimostrano ancora con drammatica evidenza l’urgenza di intervenire per garantire maggiore sicurezza nei luoghi di cura. Per questo, chiedo una nuova convocazione del tavolo tecnico già istituito presso la Prefettura di Catania, perchè si possano adottare misure concrete a tutela delle donne e degli uomini della sanità, senza distinzioni. È indispensabile restituire serenità al personale sanitario, ai cittadini, e ristabilire il legame di fiducia nel rapporto tra medico e paziente. Voglio esprimere la mia solidarietà alla dottoressa aggredita, agli infermieri coinvolti e a tutto il personale sanitario, che svolge il proprio lavoro con professionalità e dedizione in condizioni difficili. Fuori i violenti dagli ospedali. Nulla giustifica la violenza fisica in corsia”.

Cgil e FP Cgil di Catania esprimono infine sincera solidarietà ai sanitari aggrediti: “Due giovani donne hanno aggredito una pediatra dell’ospedale di Biancavilla, e solo l’intervento di una guardia giurata, anch’essa ferita così come un infermiere, ha evitato il peggio. L’emergenza sicurezza nei luoghi della sanità è oramai all’ordine del giorno e questo ci preoccupa enormemente, perché mette in pericolo l’incolumità di donne e uomini che non solo investono il tempo della loro vita in una nobile occupazione, ma svolgono un ruolo cruciale per la vita di intere comunità. Pensiamo che non si possano subire questi eventi come se fossero episodi inevitabili. Pensiamo anche che gli accorgimenti presi fino ad ora siano insufficienti. Servono strumenti pensati apposta per la sicurezza di medici e infermieri; siamo a disposizione per qualunque esigenza di tipo sindacale possa emergere dopo l’amaro episodio”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni