In tendenza

Aeroporto di Catania. Intervengono i parlamentari Donato, Sallemi, Ternullo e Barbagallo: “danno d’immagine e alla qualità del servizio, serve un cronoprogramma verso la normalità”

Da destra a sinistra, emergono critiche sulla gestione dell'emergenza e la certezza di una centralità dell’aeroporto di Comiso

Il senatore Salvo Sallemi di Fratelli d’Italia chiede tempi certi e definiti per la riapertura dell’aeroporto di Catania e per far cessare i pesanti disagi dei siciliani e dei turisti. Al contempo Sallemi evidenzia la centralità dell’aeroporto di Comiso che, ancora una volta, nell’emergenza ha dato prova di essere hub nodale per il sistema trasporti del sud est.

“A distanza di oltre una settimana continuano ancora i disagi per i passeggeri e pesanti sono i risvolti dal punto di vista economico: il settore turistico e quello commerciale stanno risentendo in maniera drammatica del taglio dei voli e del loro dirottamento verso altre strutture. Per questa ragione – dice Sallemi – serve che la società di gestione indichi un cronoprogramma chiaro e definito e sulla base di esso una data per la riapertura completa della struttura”.

“Stiamo parlando di un aeroporto tra i primi in Italia, uno scalo centrale per il Mediterraneo con oltre 10 milioni di passeggeri nell’ultimo anno e quindi auspico che possa essere superata rapidamente questa emergenza. Non è il momento delle polemiche ma è il momento del fare e del fare presto e bene. La Regione sta collaborando con i mezzi dell’Ast per gli spostamenti e il ministero della Difesa, con il ministro Crosetto, ha messo a disposizione Sigonella così come l’Aeronautica ha messo a disposizione strutture mobili per ampliare il terminal C – aggiunge – Quindi si lavori per far cessare l’emergenza che sta pesantemente inficiando sulla vita dei siciliani, sull’economia e sull’immagine dell’Isola. Emergenza che ha messo in luce lo scalo di Comiso come nodale per il sud est siciliano: ringrazio i lavoratori dell’hub casmeneo per il loro impegno in questo momento così delicato e il segnale è chiaro. Su Comiso si deve investire per ampliarne tratte e orizzonti e su ciò tutto il territorio ibleo non arretrerà di un millimetro”.

La situazione dell’aeroporto di Catania-Fontanarossa sta diventando di giorno in giorno sempre più insostenibile e surreale. Una vera e propria bomba a orologeria che si riflette anche sugli altri scali siciliani. Tra oggi e domani sono previsti ben 32 voli dirottati da Catania all’aeroporto di Punta Raisi a Palermo. Ecco perché come ha ribadito il ministro Urso, la situazione è intollerabile. Sac ed Enac dovrebbero dare risposte certe in merito a responsabilità circa la mancata programmazione e sulle carenti verifiche infrastrutturali –  afferma la senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo – Oltre a uno spot controproducente per la Sicilia, in un periodo di altissima stagione, con le strutture ricettive piene di turisti, c’è un notevole danno al sistema produttivo di Catania e della Sicilia orientale, causato dal blocco dei voli e dalla perdita di reputazione dell’aeroporto. Senza tralasciare la qualità della vita per chi si sposta da o per Catania. Si è costretti a vivere una vera e propria odissea, in balia dell’incertezza. Ogni giorno che passa, rischiamo di compromettere lo sviluppo turistico ed economico della zona. Chiedo nuovamente alle autorità competenti di intervenire con urgenza per ripristinare la piena operatività dell’aeroporto di Catania e per avviare un piano di investimenti per adeguare la struttura alle esigenze del territorio e ai livelli europei”.

“È stata un’ora di lavoro buono per acquisire dati, notizie e riferimenti e durante la quale abbiamo avuto la possibilità di avere chiarimenti su alcuni aspetti – ha detto il segretario regionale del PD Sicilia e capogruppo Dem in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo, oggi al termine della “visita” compiuta assieme ad una delegazione dell’organismo Parlamentare, richiesta dal Pd e in accordo col presidente Salvatore Deidda, all’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania – Ma restiamo profondamente critici sulla gestione dell’emergenza: in particolare, non solo sull’inadeguatezza della società di gestione dell’aeroporto ma anche sul fattivo apporto di Enac e Enav; sull’efficace campagna di comunicazione e informazione delle compagnie aeree nonché sulla qualità del servizio di trasporto che, a vario titolo, diverse ditte, in un dedalo di affidamenti, stanno in effettuando per lo spostamento dei passeggeri da un luogo all’altro dell’Isola. Continua, purtroppo, il disagio dei passeggeri ma continuano anche le difficolta in cui sono costretti ad operare i lavoratori con turni massacranti, senza opportuna organizzazione e a temperature insostenibili”.

“Serve uno sforzo collettivo per restituire piena operatività allo scalo di Catania e fronteggiare le diverse emergenze che si sono innescate su tutti gli aeroporti siciliani a causa della situazione critica di Fontanarossa” lo dice la parlamentare europea e vice presidente nazionale della Democrazia Cristiana Francesca Donato.

Per la deputata europea “le polemiche di queste ore non ci fanno bene e non servono. Il Presidente Schifani si è attivato subito per affrontare l’emergenza a Catania e giustamente si aspetta di trovare dal governo nazionale la giusta collaborazione per intervenire adeguatamente. Al momento solo il ministro della Difesa e l’Aeronautica Militare si sono attivati”.

È chiaro – continua Donato – che l’orizzonte di questo sforzo collettivo non può essere l’emergenza. Servono degli stati generali del trasporto aereo in Sicilia per discutere dell’assetto del sistema aeroportuale dell’Isola ma anche di continuità territoriale e caro volo, tutti problemi cronici che non hanno mai trovato risposta” conclude.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni