Ad Acireale tre sfumature di centrodestra. Stessa casa, ma strade diverse per la corsa a sindaco del paese etneo delle cento chiese: tre pretendenti, tutti ex sindaci, volti noti della politica locale. Alla fine la spuntano in due che andranno al ballottaggio: Roberto Barbagallo, vicino al deputato regionale di Forza Italia Nicola D’Agostino, sostenuto da 8 liste civiche con il 34,31% dei voti e Nino Garozzo, vicino a Basilio Catanoso, del centrodestra che raggiunge il 26,59% . Il terzo sfidante Nino Nicotra, sostenuto da cinque liste civiche e Popolari autonomisti, è stato fino all’ultimo testa a testa con Garozzo, ma non è riuscito nel sorpasso si è fermato al 21,65%. Il quarto sfidante Francesco Fichera in quota centrosinistra, ex assessore della giunta Barbagallo, resta lontano con il 17,44%. In tarda serata nelle segreterie dei due sfidanti, non si festeggia e si pensa già alla ripresa della campagna elettorale, che già si annuncia rovente anche per le vicende giudiziarie in cui è incappato Barbagallo.
Sul fronte delle liste Prima l’Italia-Lega è il primo partito con oltre il 10%.
Il sindaco uscente Stefano Alì, dopo l’esperienza amministrativa pentastellata, sfaldatasi con il passaggio di assessori in altri partiti, non è sceso in campo per un secondo mandato e così il Movimento 5 stelle che non ha partecipato a questa tornata elettorale. Tutto rinviato al’11 e 12 giugno, quando saranno riaperti i seggi per eleggere il nuovo sindaco di Acireale.
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