Due anni e sei mesi di reclusione per calunnia e falsità ideologica per l'agente della polizia di Stato Rosario Rapisarda (tre anni era la richiesta); assolti perché il fatto non sussiste i due assistenti capo, Giovanni Brischetto e Aurelio Paratore accusati di lesioni personali (richiesti due anni e dieci mesi) e il titolare di un bar di Acireale, Paolo Rino
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