Restano precarie le condizioni del muro che cinge il sottopasso che collega la frazione di Santa Caterina al quartiere Carmine di Acireale. Da oltre vent’anni le condizioni del muro, da cui spuntano ormai le armature di ferro, appaiono ammalorate. Una situazione che peggiora con gli anni, causando il distacco sempre più frequente di pezzi di muro e il conseguente pericolo per i numerosi residenti del quartiere che quotidianamente percorrono il marciapiede. Le ripetute segnalazioni e le richieste di intervento sono finora cadute nel vuoto, in un gioco di rimpalli di competenze e responsabilità tra enti e privati coinvolti.
Per questo motivo i residenti hanno chiesto l’intervento del candidato sindaco di Acireale, Gianluca Cannavò, affinché la problematica torni al centro del dibattito cittadino. “Questa situazione ha del paradossale – spiega Cannavò –. Le condizioni di questo muro, come si vede a occhio nudo, sono critiche ma nonostante questo nessuno interviene. Tutti gli enti e i privati tirati in causa si scaricano le responsabilità reciprocamente. Intanto i pedoni che percorrono quel marciapiede rischiano sulla propria pelle. Gli unici ad intervenire in questi venti anni sono stati i vigili del fuoco ma, naturalmente, si tratta di azioni di emergenza che non possono essere risolutivi. Ricordo – prosegue – che quella strada rappresenta una delle strade di collegamento verso il centro di Acireale e anche l’unica via d’uscita pedonale del quartiere Carmine”. Il rischio è che il mancato intervento in tempi brevi, oltre a determinare un ulteriore peggioramento delle condizioni del muro, possa sfociare in tragedia. “L’amministrazione comunale non perda ulteriore tempo – conclude Gianluca Cannavò – convochi un tavolo tecnico con Anas, Ferrovie dello Stato ed il privato coinvolti, informi gli organi giudiziari e stabilisca la competenza. In gioco c’è la sicurezza dei cittadini, che deve essere al primo posto, senza questo imbarazzante rimpallo di competenze”.
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