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Aci Catena, nuovi aumenti Tari (+14,31%). Aleo: “cittadini tartassati. Bocciata anche la proposta di più ampia rateizzazione”

Sul “peso” della bolletta Tari influisce anche l’assenza di azioni di contrasto all’evasione, come sottolineato dalla minoranza

Polemiche ad Aci Catena dopo l’aumento, per il terzo anno consecutivo, della tassa sui rifiuti. Nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale, la maggioranza a sostegno dell’amministrazione comunale ha approvato la delibera che porterà ad un rincaro superiore al 14% della Tari. Il gruppo consiliare di minoranza ‘Se puoi sognarlo puoi farlo’, con i consiglieri Giuseppe Aleo, Lorena Liuzzo e Mario Aleo, parla apertamente di ennesimo fallimento dell’amministrazione guidata dal sindaco Margherita Ferro. “Dopo gli aumenti del 19% nel 2022 e del 18% nel 2023 – dichiara il capogruppo Giuseppe Aleo – ieri è arrivato un ulteriore aumento del 14,31%, per un totale del 48.33% rispetto al 2021. Questo è il risultato dopo due anni di amministrazione Ferro. Un aumento fisso e indiscriminato pari al 14,31% per tutte le utenze domestiche, a prescindere dal numero di componenti del nucleo familiare, oltreché per artigiani e commercianti”.

Sul “peso” della bolletta Tari influisce anche l’assenza di azioni di contrasto all’evasione, come sottolineato dalla minoranza. “I rincari – spiega ancora Aleo – colpiranno i cittadini più attenti, civili e ligi al dovere. Infatti, secondo l’amministrazione Ferro, dovranno sobbarcarsi anche il costo di chi non paga, una cifra pari a 430.000 euro. Un’ingiustizia oltreché una beffa. E già in aula, anche se tra le righe, si paventano aumenti anche nel 2025. È impensabile “giustificare” e addebitare ai contribuenti un aumento di 2mln di chili di rifiuti, nonché il 30% delle somme non riscosse. L’amministrazione dei selfie, anziché continuare a tartassare la cittadinanza, avrebbe dovuto pensare a serie azioni di contrasto dell’abbandono dei rifiuti e a un’adeguata lotta all’evasione”.

Bocciato anche l’emendamento presentato dal gruppo consiliare di minoranza che prevedeva un piano più ampio di rateizzazione per andare incontro alle difficoltà dei cittadini. “Il nostro emendamento – prosegue Giuseppe Aleo – che aveva l’unico obiettivo di prolungare i tempi di rateizzazione e agevolare i cittadini, è stato bocciato. Dopo due anni, possiamo affermare che gli obiettivi che l’amministrazione Ferro si era posta sono lontanissimi dall’essere centrati. Infatti, mentre continuano ad aumentare i costi a carico dei cittadini, dei commercianti, dei professionisti e degli imprenditori, peggiora la qualità dell’ambiente, il decoro delle aree pubbliche e – conclude – aumentano le discariche abusive, il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e dei conferimenti irregolari”.


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