Prima di iniziare la Quaresima, Lunedì 20 febbraio, in occasione del Carnevale, i ragazzi dell’Oratorio San Filippo Neri di San Nicolò (Aci Catena) sono stati accompagnati dal loro parroco Padre Stefano Panebianco ad Acireale ad assistere allo spettacolo circense pomeridiano. I ragazzi erano carichi di entusiasmo perché i suoni, le melodie, i colori, le acrobazie e i giochi di luci ed ombre hanno coinvolto tutti. Il circo, infatti, è una forma di arte in cui si mescolano discipline diverse, in grado di far divertire gli spettatori. Questo circo era composto da artisti bambini e giovani, senza la presenza di animali.
Lo spettacolo era diviso in due atti: nel primo si racconta la storia di una famiglia siciliana dove il padre, rimasto senza lavoro, era considerato un “fallito” poiché incapace di soddisfarne i bisogni e rispondere al necessario familiare. La madre, allora, con la sua intraprendenza, decise di mettere a frutto i talenti delle figlie ed a dare vita ad un circo. Convinse, così, il padre a non espatriare dalla propria terra natale per andare alla ricerca di un lavoro. La famiglia, nel giro di poco tempo, riuscì a realizzare con amore il desiderio del circo. “Il Circo è come la famiglia – ha dichiarato il parroco don Stefano – una realtà che nasce con un sogno, cresce per amore e porta i suoi frutti nella realtà concreta della vita quotidiana”.
Nel secondo atto, invece, i giovani artisti si sono esibiti con acrobazie e giochi di luce. Il pubblico si è reso così protagonista dello spettacolo. I giovani circensi hanno trasmesso, anche grazie alla loro giovanissima età, l’entusiasmo e la passione.
Tutti gli artisti hanno ricevuto il meritato tributo che si è manifestato attraverso un sentito applauso. La proposta di padre Stefano di partecipare allo spettacolo non è stata solo ludica e di svago. “Attraverso la visione dell’arte circense – ha continuato padre Stefano – abbiamo voluto dare ai nostri giovani una risposta educativa, formativa e spirituale. Essi non si devono arrendere di fronte alle difficoltà perchè sono in grado di promuovere i valori del coraggio e del lavoro di squadra. Da questo – conclude – possiamo trarre il significato anche della Quaresima che ci apprestiamo a vivere. Il Signore chiede ai giovani la determinazione per essere cristiani della Pasqua, che annunciano la bellezza della vita nonostante le difficoltà che si possono incontrare”.
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