Nella serata di ieri, personale delle Volanti è intervenuto in via Monsignor Ventimiglia, nel centro storico cittadino, dove era stata segnalata una violenta lite tra cittadini extracomunitari, uno dei quali riverso a terra perché ferito con un’arma da taglio.
Tempestivamente giunti sul posto, gli operatori di Polizia notavano un uomo steso a terra con una copiosa fuoriuscita di sangue dalla schiena e per questo chiedevano subito l’intervento di personale del 118. Al contempo due astanti indicavano anche l’aggressore, che era stato da loro bloccato e disarmato. Si appurava, grazie alle testimonianze di questi ultimi, che il giovane accoltellato era andato loro incontro dicendo di essere stato aggredito da un connazionale che lo seguiva e che brandiva ancora un grosso coltello da cucina.
Uno dei cittadini aveva, quindi, esortato l’aggressore a lasciare l’arma, ma costui improvvisamente aveva aggredito una seconda persona, colpendola più volte con coltellate; alla fine della colluttazione i due erano riusciti a disarmare il reo e a trattenerlo in attesa dell’arrivo della polizia.
In loco interveniva personale della Polizia Scientifica per i necessari rilievi e per la repertazione dell’arma usata: un coltello da cucina con lama di 14 cm, che veniva sequestrato. Il giovane gambiano aggredito per prima veniva trasportato in ospedale e, a causa di una lacerazione al fegato e al polmone, veniva trattenuto in osservazione. Nonostante le sue condizioni mediche riusciva a raccontare ai poliziotti quanto accaduto, formalizzando denuncia; riferiva di essere stato aggredito senza alcun motivo mentre usciva da un ristorante da un altro soggetto di nazionalità gambiana, di cui non conosceva il nome ma che spesso si aggirava nel quartiere San Berillo, il quale lo accoltellava da tergo in un fianco.
Anche il secondo soggetto aggredito veniva accompagnato al pronto soccorso, dove veniva refertato con prognosi di giorni 5 per una ferita lacero contusa alla regione claveare ed escoriazioni varie sul corpo. L’aggressore, un gambiano di 23 anni, senza fissa dimora, con precedenti per reati in materia di stupefacenti e irregolare sul Territorio Nazionale, in quanto il suo permesso di soggiorno risultava essere scaduto a luglio dello scorso anno, veniva arrestato e, su disposizione del Pm di turno, portato in carcere.
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