Sulla scena regna una misteriosa atmosfera, che accoglie il numeroso pubblico presente, con sold out in tutte le sere di programmazione, di questa versione inedita e ben congeniata de “I sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, per il debutto della seconda stagione di “Sguardi” della Compagnia Buio in Sala, sin dal foyer fino alla sala facendo diventare platea e palcoscenico una sola cosa.
L’attenta regia di Giuseppe Bisicchia, che sulla scena interpreta in modo più che sublime il ruolo del padre, accompagna il pubblico, composto in maggioranza da giovani attratti dalla fruibilità della messa in scena, in un viaggio interattivo attraverso tutte le fasi di creazione dello spettacolo, quello spettacolo che in realtà non vedrà mai la sua soluzione finale ma racconta in modo più che innovativo e coinvolgente l’intramontabile suggestione del controverso pensiero pirandelliano.
Più che intelligente l’idea della regia di Bisicchia, supportata dal sostegno di Massimo Giustolisi che ha interpretato il ruolo del capocomico, di dare vita ai diversi “quadri” di scena utilizzando frammenti di testi pirandelliani a tema stimolando l’attenzione del numeroso pubblico di Spazio Bis, la sala teatrale all’interno dell’istituto Leonardo Da Vinci, già sede dei corsi di formazione per le arti dello spettacolo curati dalla Compagnia.
In questa nuova versione lontana dalle “classiche” rappresentazioni dei testi del nobel agrigentino il teatro inteso come luogo dell’anima è il protagonista assoluto, trovando la sua massima espressione tra le figure reiette ma vive dei personaggi che cercano la dignità del riconoscimento attraverso il loro racconto esistenziale, con molti rimandi letterari alla creatura/figlio che cerca nell’affermazione della propria esistenza la sua identità.
Realtà e finzione, commedia e tragedia, vita e forma, volti e maschere, sono opposti che riescono a convivere grazie a una tensione drammatica incarnata, non a caso, dalle fragili relazioni di una famiglia, dove i legami vengono trasgrediti, distrutti e disattesi, generando un dramma esistenziale che rompe inevitabilmente la quarta parete.
In “I sei personaggi”, testo che fa parte della trilogia di teatro nel teatro si crea tra gli attori e i personaggi un contrasto insanabile dove gli attori nonostante gli sforzi, non riescono a rappresentare il dramma reale dei protagonisti che non si possono non identificare se non come dei viventi a metà, delle ombre dotate di un’anima interpretati dai bravi Lara Torrisi, Giulia Epaminonda, Matteo Castiglia nei ruoli della Madre, della figliastra e del figlio, che con Silvana D’Anca nel ruolo di Madama Pace creano un’amalgama perfetta.
A completamento di una messa in scena dall’effetto sublime sull’anima anche i giovani Sofia Bellia, Salvo Casella, Anastasia Caputo,
Anastasia Cino, Antonio Costantino, Giuseppe Lanza, Riccardo Leone, Valeria Paternò Castello, Martina Porto, Maria Clelia Sciacca, Donato Urso e i piccoli Basilio Marino e Ginevra Nicastro allievi dei corsi per bambini e ragazzi organizzati da Buio in Sala.
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