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Festa dei Lavoratori e morti bianche, Lo Schiavo (Cisal Catania): “Il lavoro deve tornare a essere sinonimo di dignità, non di pericolo”

CISAL Catania lancia un appello alla responsabilità collettiva, invocando un approccio integrale alla prevenzione, che coinvolga istituzioni, aziende, scuole e cittadini

In occasione della Festa dei Lavoratori, la CISAL Catania accende i riflettori sul dramma ancora attuale delle morti sul lavoro. Un fenomeno che rappresenta una ferita profonda per la nostra società e una sfida non più rimandabile per le istituzioni, le imprese e l’intera comunità civile.

La sicurezza nei luoghi di lavoro significa custodia delle risorse umane – dichiara Giovanni Lo Schiavo, responsabile CISAL Catania –. Ogni vita persa durante il compimento del proprio dovere professionale è una sconfitta per la società intera. Non possiamo distogliere lo sguardo da chi non ha più fatto ritorno a casa, da chi è caduto mentre esprimeva la propria dignità attraverso il lavoro”.

I numeri parlano chiaro: nel solo 2024, secondo i dati INAIL, si contano 1.090 decessi sul lavoro, con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. A questi si aggiungono gli incidenti avvenuti nel sommerso, nel lavoro nero, dove tragedie silenziose si consumano lontano dai riflettori e senza tutele. I settori più colpiti restano industria, servizi, edilizia e agricoltura, simboli di un sistema che spesso sacrifica la sicurezza in nome della produttività.

“Viviamo una stagione complessa – aggiunge Lo Schiavo – in cui le difficoltà economiche, l’insicurezza e la precarietà colpiscono soprattutto giovani, donne e disoccupati. La qualità del lavoro è peggiorata, e il prezzo lo pagano sempre i più fragili”.

CISAL Catania lancia un appello alla responsabilità collettiva, invocando un approccio integrale alla prevenzione, che coinvolga istituzioni, aziende, scuole e cittadini. “Servono investimenti seri in formazione, tecnologie e controlli mirati, ma anche una cultura della sicurezza che nasca sui banchi di scuola e cresca nei luoghi di lavoro. Ogni attore della prevenzione – dai sindacati alle istituzioni – deve fare la propria parte per contrastare gli infortuni”.

Infine, l’organizzazione sindacale sottolinea il valore del 1° Maggio come momento non solo di celebrazione, ma di riflessione e rinnovato impegno: “Oggi il nostro pensiero va alle vittime, alle loro famiglie, e a tutti coloro che ogni giorno lavorano in condizioni difficili. Il lavoro deve tornare a essere sinonimo di dignità, non di pericolo. Questo è il nostro impegno e il nostro dovere”.


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