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Alla guida ubriaco: i Carabinieri lo denunciano e gli ritirano la patente

I militari dell’Arma sono intervenuti a seguito di una segnalazione giunta al 112 NUE relativa ad un’autovettura in difficoltà, il cui conducente, sceso dal veicolo, camminava pericolosamente lungo la carreggiata

La prevenzione della guida in stato di ebbrezza rappresenta uno degli obiettivi delle attività di controllo del territorio condotte dai Carabinieri, soprattutto nelle ore notturne e nei fine settimana, quando il rischio di comportamenti pericolosi alla guida aumenta sensibilmente. L’assunzione di alcol, infatti, compromette gravemente i riflessi, la percezione del pericolo e la capacità di reazione, trasformando ogni spostamento su strada in una potenziale tragedia. È in quest’ottica che i militari del Nucleo Radiomobile di Catania, impegnati in un servizio perlustrativo nella zona di Nesima, hanno deferito in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva, un cittadino straniero di 26anni, residente a Motta Sant’Anastasia.

In particolare, i militari dell’Arma sono intervenuti a seguito di una segnalazione giunta al 112 NUE relativa ad un’autovettura in difficoltà, il cui conducente, sceso dal veicolo, camminava pericolosamente lungo la carreggiata. Giunto sul posto grazie alle indicazioni dei colleghi della Centrale Operativa, l’equipaggio ha individuato l’uomo a bordo della sua auto, di grossa cilindrata, che stava per andare via. L’equipaggio dell’Arma lo ha subito bloccato e controllato facendolo scendere dal mezzo e, accorgendosi sin da subito delle alterate condizioni psicofisiche del giovane, hanno proceduto, pertanto, all’accertamento con l’etilometro.

Il test, che consente di rilevare con rapidità e precisione la concentrazione di alcol nel sangue del conducente tramite l’aria espirata, ha rilevato un tasso alcolemico pari a 2,00 g/l, ben oltre il limite consentito dalla normativa vigente.

La normativa italiana, infatti, prevede una serie di soglie con sanzioni progressivamente più severe: da 0,5 a 0,8 g/l scattano sanzioni amministrative come la multa e la sospensione della patente; da 0,8 a 1,5 g/l si configura un vero e proprio reato penale con arresto, ammenda e sospensione della patente; mentre con un tasso superiore a 1,5 g/l, come accertato nel caso in esame, le sanzioni diventano particolarmente gravi e comprendono l’arresto fino a un anno, multe salate, la sospensione della patente fino a due anni e la confisca del veicolo se di proprietà del conducente. In caso di recidiva, è prevista anche la revoca della patente.

Sulla base degli indizi raccolti, da verificare in sede giurisdizionale, i Carabinieri hanno proceduto al ritiro della patente di guida e all’affidamento dell’autovettura a una ditta autorizzata al recupero mezzi, mentre lui è stato preso in carico da alcuni parenti che, nel frattempo, sono stati informati del controllo.


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