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Controlli a Zia Lisa, sequestrata stalla abusiva: cavalli non registrati e zero tracciabilità

Carabinieri e Asp di Catania in azione: elevate sanzioni per oltre 6.500 euro. Animali bloccati e trasferiti entro 7 giorni

Nel quadro delle attività di controllo territoriale, finalizzate alla tutela della legalità e alla corretta applicazione delle normative sanitarie e ambientali, i militari della Stazione Carabinieri di Librino, operando secondo le linee guida del Comando Provinciale di Catania, hanno svolto un’attività congiunta con i Medici del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ASP di Catania, finalizzata alla verifica delle condizioni igienico-sanitarie di una struttura adibita alla custodia di cavalli, ubicata nel quartiere Zia Lisa del capoluogo etneo.

L’intervento, eseguito nell’ambito delle azioni ordinarie di vigilanza a presidio della salute pubblica veterinaria, ha posto l’accento sul rispetto delle disposizioni che regolano la tracciabilità, la registrazione e la corretta detenzione degli equidi. Non viene infatti mai trascurato, in tale contesto operativo, l’aspetto della sicurezza degli animali, elemento essenziale per il benessere degli stessi e per la prevenzione di eventuali criticità sanitarie.

Nel corso dell’attività ispettiva, gli investigatori dell’Arma e i dottori dell’ASP hanno riscontrato la presenza di 4 cavalli all’interno di un’area in parte coperta e in parte scoperta, risultata priva dei requisiti strutturali e funzionali previsti dalla normativa.

Due degli equidi erano sprovvisti di identificazione obbligatoria, come microchip e documentazione sanitaria: per tale infrazione è stata elevata una sanzione amministrativa pari a 3.000 euro. Gli altri due animali, sebbene identificati, risultavano formalmente intestati a soggetti terzi, configurando ulteriori irregolarità in termini di tracciabilità.

Nel proseguimento degli accertamenti, è emersa l’assenza di registrazione della struttura presso la Banca Dati Nazionale degli stabilimenti autorizzati, violazione per la quale è stata applicata una sanzione di 1.500 euro. Inoltre, il responsabile non ha saputo fornire evidenze documentali sull’adesione al piano sanitario previsto per la prevenzione delle principali patologie infettive degli equidi: per questa ulteriore inadempienza, sono state contestate 2 violazioni amministrative, con sanzioni di 1.000 euro ciascuna.

L’importo complessivo delle sanzioni contestate supera i 6.500 euro.

Al fine di garantire la sicurezza degli animali presenti, gli ispettori veterinari dell’ASP hanno disposto un fermo temporaneo dei cavalli, con divieto di movimentazione, imponendo contestualmente il trasferimento entro 7 giorni presso una struttura regolarmente registrata e conforme alle prescrizioni sanitarie.


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