“Il carnevale di Acireale è uno degli eventi di questa regione più importanti per capitale reputazionale, uno dei carnevali più importanti d’Italia, un evento che si è meritato passerelle europee. Lo hanno attestato enti e quotidiani importanti. Lo attesta soprattutto la storia della manifestazione: i suoi carri e le sue macchine infiorate. Il format del carnevale di parata è questo, con buona pace di tutti”.
Lo dichiara Sabrina Renna, ex consigliere comunale di Acireale ed esponente Mpa.
“Si è fatta la scelta di chiudere il circuito: è un dato. Si sono registrati contributi di altri enti (la regione, anziché spendere i soldi a pioggia, dovrebbe una volta per tutte stanziare risorse fisse per i 10 eventi più importanti dell’offerta turistica). Dopodiché il contributo comunale rimane essenziale. E per la verità, se la vogliamo dire tutta, i carristi fanno enormi sacrifici. Servono più risorse per mettere in sicurezza i cantieri, le stesse opere, per remunerare artisti ed artigiani. Lavorare la cartapesta dovrebbe essere un mestiere, non un passatempo, scongiurando le fughe registrate negli ultimi vent’anni dai cantieri. Per queste ragioni, parlare di ridurre i contributi è surreale! Non c’è neanche un elemento di paragone tra il carnevale ed altri eventi. Dobbiamo convincercene. Su tutto si può polemizzare ma non sul carnevale. Perché il Carnevale va oltre i colori politici. Dobbiamo semmai creare una città della cartapesta tutto l’anno. I soldi spesi per il carnevale sono centinaia di migliaia di euro nell’economia reale. Non sono “quattro pizzette e quattro arancini”. I costi del carnevale sono all’osso. Vedasi quanto costa fare un carro a Viareggio! Riconosciamolo!”
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