Ultime news

Sisma di Santo Stefano, il Comune di Aci Sant’Antonio eroga contributi per il disagio abitativo

‘Contributo per il Disagio Abitativo’ è stata la nuova denominazione, con parametri di calcolo diversi e nuove domande da compilare e far pervenire agli enti legati all’erogazione, come il Comune di Aci Sant’Antonio

Ad inizio anno era arrivata la notizia: il ‘CAS’, ‘Contributo di Autonoma Sistemazione’, in vigore dal 2019 per chi aveva visto colpita la propria abitazione dal sisma del 26 dicembre del 2018, cambiava modalità, e cambiava nome.

“Considerato che l’odierna normativa comporta un potenziale ampliamento della platea degli aventi diritto al nuovo contributo rispetto a quella che percepiva il precedente, occorre meglio individuare quali siano le cause del disagio abitativo conseguente all’attuale stato di inagibilità degli immobili già destinati ad abitazione principale”, comunicava a gennaio il Commissario straordinario per la ricostruzione, Salvatore Scalia, specificando che veniva previsto “un contributo aggiuntivo in favore di coloro che hanno trovato sistemazione in immobili condotti in locazione, atteso che tale situazione è sicuramente deteriore rispetto a quella di coloro che non sono soggetti al pagamento di canone alcuno”.

‘Contributo per il Disagio Abitativo’ è stata la nuova denominazione, con parametri di calcolo diversi e nuove domande da compilare e far pervenire agli enti legati all’erogazione, come il Comune di Aci Sant’Antonio.

Adesso, dopo la tempestiva comunicazione ai cittadini e un puntuale lavoro degli uffici, il Comune santantonese è già riuscito ad erogare il pagamento, attestandosi come primo fra quelli colpiti dall’evento tellurico di oltre sei anni fa.

“È encomiabile che si sia riusciti già a dare agli aventi diritto il Contributo, così velocemente, anche perché il Comune di Aci Sant’Antonio non ha uno o due cittadini che necessitano di queste somme per lenire il tempo necessario per concludere i lavori di riparazione della casa”, ha voluto sottolineare il Commissario Scalia.

Il sindaco, Quintino Rocca, ha espresso tutta la sua soddisfazione: “Siamo orgogliosi di essere stati i primi a farlo, e devo sottolineare che non è stato un caso essere i primi: lo abbiamo voluto. Ho sempre auspicato che questa forma di contributo arrivasse puntuale, già quando era ‘CAS’, perché non è possibile far aspettare persone che stanno vivendo un disagio. Quando sono cambiate le modalità ci siamo trovati anche noi, naturalmente, spiazzati, perché c’era del lavoro nuovo da fare, ma ho chiesto agli uffici di trattare questa novità con assoluta emergenza, considerandola una priorità, e così è stato fatto. Per questo ringrazio il dott. Mazzarino, l’impiegata Chisari e il geometra Finocchiaro.

“Oggi, quindi – ha concluso – sono molto contento di poter dire che la prima tranche è stata erogata. L’idea politica che sta dietro è evidente, e forse è anche pleonastico sottolinearlo: bisogna rivolgersi anzitutto a chi soffre, pensare anzitutto a chi ha un disagio, e poi a tutto il resto”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni