Nella notte tra il 10 e l’11 marzo, la sede di Arcigay Catania di via Verona 84 è stata oggetto di un atto vile e intimidatorio. Alcune scritte fasciste sono comparse sulle saracinesche arcobaleno che adornano la nostra sede, simbolo di lotta per i diritti delle persone LGBTQIA+. Le scritte, che inneggiano all’odio e alla discriminazione, hanno imbrattato un luogo che da due anni a questa parte rappresenta un punto di riferimento per la comunità catanese e siciliana.
Questo atto di vandalismo non solo offende il nostro movimento e la nostra storia, ma colpisce ogni persona che, con coraggio e determinazione, lotta per la libertà, l’uguaglianza e il rispetto dei diritti umani. Non accetteremo che la nostra sede venga trasformata in un bersaglio per chi vuole alimentare l’intolleranza e la violenza.
“Arcigay Catania non si arrende. Siamo più forti di qualsiasi scritta di odio – dichiara Vera Navarria, presidente dell’associazione – Il nostro impegno per un mondo più giusto per tutte le persone continua, più determinato che mai. Invitiamo la cittadinanza a rimanere unita contro ogni forma di odio e a non lasciare che il fascismo, il cui pericolo mai deve essere dimenticato, si riaffacci sulle nostre strade”
Per questo motivo l’associazione lancia un’assemblea pubblica e aperta a tutte le realtà e le singole persone che si riconoscono nel valore dell’antifascismo. Appuntamento domenica 16 marzo alle 16 nella piazzetta di Largo Rosolino Pilo.
“Non può passare – si legge in una nota di Cgil Catania – l’idea che luoghi democratici, aperti al pubblico, e pensati per una cittadinanza dei diritti uguale per tutte e tutti, possano essere presi di mira da intimidazioni pericolose. La Cgil di Catania esprime solidarietà e vicinanza ai militanti di Arcigay di Catania la cui saracinesca arcobaleno è stata imbrattata con scritte che inneggiano al fascismo. Siamo felici di sapere che le forze dell’ordine abbiano già preso in carico il caso e che gli associati non si sentano intimiditi da cotanta volgarità. Certo è che casi come questi devono rimanere isolati. Il sindacato farà la sua parte e continuerà a rimanere accanto all’associazione, in comunanza di idee e visioni culturali, in pieno spirito antifascista. Ci aspettiamo che anche le istituzioni locali manifestino il proprio sostegno”.
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