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I Carabinieri scovano e sequestrano un fucile a canne mozze e munizioni

Tutto il materiale recuperato è stato sottoposto a sequestro

L’Arma dei Carabinieri di Catania prosegue senza sosta l’attività di prevenzione e repressione dei reati, con particolare attenzione a quelli legati alla detenzione e all’uso illecito di armi.

In tale contesto, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Fontanarossa, costantemente presenti sul territorio per mantenere un contatto diretto con le dinamiche delinquenziali locali, grazie a mirate attività info-investigative, sono riusciti a intercettare e sottrarre alla disponibilità dei gruppi criminali armi potenzialmente pericolose, in grado di rappresentare una seria minaccia per la sicurezza pubblica.

Grazie alla profonda conoscenza del territorio e all’analisi delle informazioni raccolte, i militari hanno saputo che, in via Raccuglia nel popoloso quartiere di Monte Po, potevano essere occultate armi e munizioni.

Pertanto, dopo un’articolata attività di indagine, che ha previsto anche le ricerche tra il verde pubblico e gli spazi comuni di alcuni edifici della zona, hanno individuato e recuperato un’arma da fuoco perfettamente funzionante e pronta all’uso, oltre a un ingente quantitativo di munizioni.

In particolare tra la vegetazione, sotterrati nei pressi di una palma, i Carabinieri hanno rinvenuto una busta in cellophane contenente un caricatore vuoto e 50 proiettili calibro 9×21 GFL.

Le ricerche sono poi proseguite nelle parti comuni di un edificio della zona, dove l’attenzione degli investigatori si è concentrata su un ripostiglio situato al piano terra.

Al suo interno, ben occultato, è stato rinvenuto un fucile sovrapposto calibro 12 a canne mozze e con calcio segato, accompagnato da una cartuccera contenente 26 colpi dello stesso calibro.

La modifica dell’arma, ottenuta mediante il taglio delle canne e del calcio, ne aumenta la potenza di fuoco e la rende più maneggevole, facilitandone l’uso in spazi ristretti e in situazioni di offesa ravvicinata. Inoltre, le dimensioni ridotte ne agevolano il trasporto e la dissimulazione, caratteristiche che la rendono particolarmente pericolosa in ambito criminale.

L’arma, pur nascosta, era pronta all’uso, aumentando notevolmente il rischio per la sicurezza pubblica. Gli accertamenti eseguiti nell’immediatezza hanno permesso di appurare che il fucile risultava rubato a seguito di un furto avvenuto il 25 settembre 2013 nel comune di San Gregorio di Catania.

Tutto il materiale recuperato è stato sottoposto a sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per gli eventuali accertamenti tecnici che riterrà opportuno disporre.


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