In occasione delle Festività del Santo Natale, il Vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri, ha incontrato oggi gli ospiti e gli operatori della REMS (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Santo Pietro.
“L’avvento – ha detto mons. Peri – ci suggerisce l’idea che noi attendiamo qualcuno e che siamo attesi da qualcuno. Questo è il senso della vita, e ci dà l’opportunità di fare un’esperienza che non potremmo mai fare da soli. Il Signore ci dice che lui ci aspetta per ristorarci, per rinfrancarci e per prendere il suo giogo. Il giogo permette di camminare al ritmo di Dio, che è come il ritmo dei coniugi, i quali hanno lo stesso giogo e che dovrebbero camminare al ritmo dell’amore, che è sempre la terapia giusta per tutto e per tutti”.
Alle 11.30 il Vescovo ha celebrato la Santa Messa presso la Parrocchia “SS. Pietro e Paolo” della Frazione di Santo Pietro. Hanno concelebrato don Davide Paglia, assistente religioso del Presidio Ospedaliero, e don Salvatore Gallo, segretario vescovile.
“Chi cammina nella strada delle relazioni cambia il modo di guardare la vita – ha continuato il Vescovo -. Solo nelle relazioni, come dice il profeta Isaia, possiamo correre senza affannarci e camminare senza stancarci, perché nelle relazioni cresce lungo il cammino il vigore”.
Il pastore della Chiesa calatina è stato accolto dal direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio; dal direttore amministrativo, Tamara Civello; e dal responsabile della REMS, Salvo Aprile.
“Ringrazio mons. Peri per la sua presenza e la sua attenzione costante per questa piccola comunità dove ogni giorno si condivide un progetto di recupero e di riabilitazione, realizzando insieme, come ci ha detto, ciò che non può essere realizzato da soli – ha detto Laganga Senzio -. Abbiamo trascorso una giornata insieme e abbiamo vissuto un’esperienza molto bella, per la quale rivolgo il nostro grazie al dr. Aprile, a tutti gli operatori e agli ospiti che ci hanno accolto e ci hanno raccontato le loro storie di rinascita”.
Intervenuti per l’occasione il procuratore della Repubblica del tribunale di Caltagirone, Rosanna Casabona, con il sostituto procuratore Natalia Carrozzo; il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Catania, Luca Rossomandi, con il magistrato dello stesso Tribunale, Gaetana Bernabò; il sostituto procuratore della Repubblica del tribunale ordinario di Catania, Fabio Salvatore Platania; l’assessore comunale Giuseppe Fiorito, in rappresentanza del sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo; il direttore dell’Ufficio per l’esecuzione penale esterna (Uepe) di Catania, Maria Pia Fontana; il dirigente del Commissariato di Caltagirone, vicequestore Alessandro D’Arrigo; il comandante della Stazione dei Carabinieri di Granieri, maresciallo Santo Furnari; il direttore della REMS di Naso, Mariangela Bellinvia, con il dirigente psichiatra, Nicola Gambardella; il presidente dell’Ordine degli avvocati di Caltagirone, Giovanni Russo.
“Le parole del Vescovo durante l’omelia ci hanno donato numerosi e significativi spunti di riflessione – ha detto Aprile -, ma soprattutto sono sempre un forte richiamo al superamento di pregiudizi, stigmi e paure. Camminare insieme per costruire una storia nuova. Una storia che vogliamo scrivere partendo dalle parole amicizia, inclusione, accoglienza, e dalla quale vogliamo cancellare le parole stigma, pregiudizio, emarginazione”.
Presenti all’appuntamento il direttore del DSM, Carmelo Florio; il direttore medico ff dell’Ospedale “Gravina”, Giacoma Di Martino; il responsabile dell’UOS Psichiatria territoriale, Fortunato Parisi; il direttore dell’UOC Coordinamento Staff, Daniela Castronovo; il direttore dell’UOC Tecnico, Francesco Alparone.
Dopo la Messa il Vescovo ha pranzato con gli ospiti e gli operatori della comunità. Il pranzo è stato preparato e servito dagli utenti.
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