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Aeroporto Catania, Mpa: “Master plan tappa importante. Su espropri al villaggio Santa Maria Goretti, nessuno sarà lasciato solo”

Spoto: "il Comune di Catania si troverà di fronte a un numero rilevante di cittadini che, nel momento in cui la procedura di esproprio arriverà alla fase esecutiva, saranno privi di abitazione"

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“Dall’Avviso pubblicato dall’ENAC emerge che potrebbero essere 50 le abitazioni interessate dagli espropri tra gli appartamenti di edilizia popolare che si trovano nel villaggio Santa Maria Goretti secondo il progetto di aggiornamento Master plan al 2030 dell’Aeroporto di Catania Fontanarossa “Vincenzo Bellini”. In buona sostanza il Comune di Catania si troverà di fronte a un numero rilevante di cittadini che, nel momento in cui la procedura di esproprio arriverà alla fase esecutiva, saranno privi di abitazione. Sono questi nuclei familiari che, anche con l’indennizzo percepito a seguito dell’esproprio, saranno di fatto impossibilitati ad acquistare una nuova abitazione”.

E’ quanto ha dichiarato, dopo aver ringraziato il presidente Sebastiano Anastasi, la consigliera Mpa Serena Spoto durante l’ultima seduta del civico consesso dedicata, appunto, alla discussione del nuovo Master Plan dell’aeroporto catanese.

“L’opera pubblica di cui stiamo discutendo – prosegue la Spoto – riguarda un’infrastruttura strategica che rientra nelle competenze dell’ENAC. Nonostante i poteri del Consiglio Comunale in questa materia siano molto limitati, nella seduta della Commissione ho posto l’attenzione su un argomento delicato. Peraltro vi sono assegnatari di case popolari che non sono neanche proprietari ma che hanno acquisito un diritto che non possono perdere.”

“La problematica – conclude la consigliera del Mpa – ha avuto un attento riscontro dapprima dal presidente del Consiglio Comunale, Sebastiano Anastasi, e inoltre in Commissione da parte dell’Ingegnere Bisignani, che ringrazio per la sua sensibilità. Proprio ieri ci è stato comunicato l’emendamento n. 3 predisposto dalla Direzione Urbanistica il cui contenuto ha totalmente recepito le mie richieste. Si prevede, in tale emendamento, la predisposizione di un “piano di accompagnamento sociale” che consenta per i proprietari una valutazione equa degli immobili e la percorribilità di soluzioni abitative alternative; mentre per gli assegnatari l’individuazione di alloggi alternativi sempre nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica. Questo dovrebbe avvenire attraverso un tavolo tecnico permanente coordinato dalla Direzione Urbanistica e di cui farebbero parte la SAC, lo IACP e i residenti. Nessuno verrà lasciato solo!”

“L’approvazione del Piano strategico Masterplan 2030 per l’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania rappresenta una tappa importante per lo sviluppo economico e turistico della nostra città e di tutta la Sicilia orientale, che permetterà al nostro scalo di divenire un hub di riferimento per l’area del Mediterraneo”, dichiara la coordinatrice Mpa di Catania Pina Alberghina.

“La proposta di adeguamento del Masterplan – continua – con un piano idrico integrato con la particolare attenzione a mirati interventi di naturalizzazione del torrente Acquicella, avanzata dal nostro capogruppo Orazio Grasso e che ha trovato il consenso del consiglio comunale, si pone in piena linea con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo equilibrato, sostenibile e rispettoso dell’ambiente, proprio di una pianificazione urbanistica fondamentale per il futuro della città di Catania, obiettivo, appunto, del piano strategico approvato. La rinaturalizzazione del Torrente accompagnata da una serie di interventi mirati, contribuirà sicuramente a riportare la zona urbana circostante all’aeroporto ad un riequilibrio dal punto di vista idrico. Un riequilibrio necessario non solo per quello che concerne gli interventi di impermeabilizzazione delle piste, ma anche per una migliore gestione delle acque superficiali in una zona urbana notoriamente vulnerabile al rischio di inondazioni e allagamenti anche a seguito di alluvioni. Operazione, questa che permetterebbe di gestire meglio le acque meteoriche in eccesso. Questa integrazione unitamente alle altre proposte approvate in consiglio, frutto di ampia concertazione, non può che farci ben sperare che con il contributo di istituzioni, operatori del settore e cittadini, il nostro scalo diventi un simbolo di innovazione per la Sicilia e non solo”.


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