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Contrabbando di sigarette, sequestrati 60 chili all’aeroporto di Fontanarossa: un arresto

L’introduzione di tabacchi in quantitativi superiori a 15 chili è punita con la reclusione da due a cinque anni

I finanzieri del Comando Provinciale di Catania, insieme ai funzionari dell’Ufficio delle Dogane, hanno individuato nei giorni scorsi un cittadino greco che ha tentato di introdurre nello Stato italiano 60 chili di sigarette di contrabbando.

Il passeggero, proveniente da Sharm el Sheikh, cercava di confondersi tra i turisti approfittando di un arrivo in orario notturno e festivo, presumibilmente sperando in controlli meno rigorosi. Tuttavia, l’attività di monitoraggio svolta dagli agenti sui passeggeri provenienti da Paesi considerati a rischio ha permesso di individuare il viaggiatore, che ha mostrato segni di nervosismo durante il recupero dei bagagli.

Un controllo doganale approfondito, effettuato con il supporto di scanner radiogeni, ha rivelato la presenza di 290 stecche di sigarette prive di contrassegno di Stato, nascoste nelle valigie. L’uomo, già noto per frequenti viaggi su rotte a rischio tra Turchia, Grecia ed Egitto, è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’introduzione di tabacchi in quantitativi superiori a 15 chili è punita con la reclusione da due a cinque anni.

Le sigarette sequestrate, probabilmente destinate al mercato catanese, rappresentano l’ennesimo caso di contrabbando intercettato nello scalo di Fontanarossa. Pochi giorni prima, un cittadino bielorusso era stato fermato con 244 stecche, pari a 50 chili di sigarette di contrabbando.

Nel complesso, le operazioni di controllo effettuate negli ultimi mesi hanno portato al sequestro di oltre 165 kg di tabacchi lavorati esteri e alla denuncia di 12 persone di diverse nazionalità, due delle quali tratte in arresto.


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