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Maltempo, la Regione dispone interventi urgenti per il ripristino delle situazioni di pericolo. Schifani convoca la Giunta per valutare i danni

Le forti piogge hanno causato allagamenti, esondazioni e disagi enormi

Il presidente della Regione Renato Schifani, informato costantemente sui gravi danni causati dal maltempo alla viabilità regionale, ha dato disposizione agli uffici del dipartimento Tecnico dell’assessorato delle Infrastrutture affinché si intervenga con immediatezza per la rimozione delle situazioni di pericolo e per il ripristino nel più breve tempo possibile dello stato dei luoghi.

Il governatore è in costante contatto con i dirigenti generali del dipartimento Tecnico, dell’Autorità di bacino della Regione Siciliana e della Protezione civile regionale, i cui uffici periferici sono già al lavoro sui luoghi maggiormente interessati dal maltempo, operando a salvaguardia della popolazione e del territorio.

Intanto ha deciso di convocare la Giunta regionale per domani, 21 ottobre. In quella sede, sarà valutato l’elenco dei danni subiti a causa del maltempo e saranno stanziate le prime risorse urgenti e necessarie ad effettuare gli interventi in somma urgenza.

Ieri il governatore è rimasto in stretto contatto con il Dipartimento regionale della Protezione Civile, che ha disposto l’invio di personale e mezzi del volontariato per supportare le operazioni di assistenza alla popolazione colpita dalle fortissime precipitazioni che si sono abbattute in Sicilia, in particolare nelle zone di Catania, Enna, Siracusa e Licata, dove le forti piogge hanno causato allagamenti, esondazioni e disagi enormi.

“Abbiamo attivato tutte le risorse a nostra disposizione per garantire la sicurezza dei cittadini e il ripristino delle normali condizioni di vita il prima possibile – le sue parole – un pensiero speciale va alle famiglie evacuate e a chi sta vivendo in queste ore momenti di paura, come a Licata, dove il fiume Salso ha costretto gli abitanti ad abbandonare le proprie case. Ringrazio i vigili del fuoco, il personale di Protezione civile, le forze dell’ordine e i volontari, che stanno lavorando senza sosta per soccorrere le persone in difficoltà”.

Particolarmente critico però Carmelo De Caudo, segretario generale Cgil di Catania: “tre anni fa, dopo un solo un episodio di maltempo, Catania contò ben tre vittime e la città invocò da più parti soluzioni immediate. La Cgil e molte altre forze sociali chiesero che fine avessero fatto il canale di gronda e il collettore B, che forse avrebbero potuto arginare i danni subiti. Ancora oggi sappiamo poco a proposito di come e quando le nuove infrastrutture annunciate dal Comune saranno attivate. Ieri la pioggia battente non ha causato perdite umane ma ha messo a rischio persone e cose, ha provocato danni e bloccato la nostra città. Il clima è cambiato velocemente ma Catania resta invece ingabbiata nella sua straordinaria lentezza a reagire al rischio idrogeologico così come alla fragilità sociale. La città deve ancora riprendersi dalla pioggia di cenere vulcanica i cui residui non sono stati adeguatamente rimossi, soprattutto a livello di tombini, e questo complica ulteriormente le cose. I vertici e le belle parole non bastano, al Comune così come al Governo regionale e nazionale. I cittadini hanno il diritto di capire cosa si sta facendo per arginare episodi come quello di poche ore fa, con dati e scadenze alla mano. Tutto il resto è solo inutile propaganda”.


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