Si è conclusa domenica scorsa, 13 ottobre, la manifestazione dal titolo “Beni culturali, ecomusei e sviluppo territoriale”, organizzata e coordinata dal professore Salvatore Cannizzaro, ordinario di Geografia culturale nel dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, e frutto della collaborazione tra i Gruppi di lavoro dell’Associazione dei Geografi Italiani (A.Ge.I.).
Nella giornata di venerdì 11 ottobre, presso il Coro di notte del Monastero dei Benedettini, si sono svolti i lavori del convegno, che ha visto un confronto proficuo sulle strategie di potenziamento della rete ecomuseale, al fine di valorizzare le identità locali e promuovere un turismo sostenibile. Investire sulle risorse locali significa, infatti, rafforzare l’autocoscienza delle comunità e costruire legami sinergici e produttivi. L’iniziativa ha ricevuto i patrocini del Disum e del Centro di Progettazione e Ricerche geografiche dell’Università di Catania, e della Fondazione Federico II di Palermo.
Dopo l’intervento di presentazione da parte del professore Cannizzaro e i saluti dell’onorevole Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e della Fondazione Federico II di Palermo, i docenti Giovanni Messina dell’Università di Messina e Luigi Scrofani dell’Università di Catania hanno introdotto la sessione plenaria. A seguire, due interventi tematici a cura della professoressa Elena dell’Agnese, presidente A.Ge.I., e del professore Andrea Riggio, prorettore dell’Università di Cassino.
I lavori si sono poi articolati in due sessioni parallele, una intitolata “Ecomusei, natura e cultura”, presieduta dal professore Gianni Petino dell’Università di Catania, e l’altra dal titolo “Riordino territoriale e Sviluppo locale”, coordinata dal professore Gaetano Sabato dell’Università di Palermo. Nel tardo pomeriggio, la relazione conclusiva della sessione è stata svolta dal professore Girolamo Cusimano.
Durante la giornata di sabato 12 ottobre, i partecipanti si sono recati a Palermo per una visita guidata al Palazzo Reale e alla splendida Cappella palatina. Un’occasione per ammirare da vicino le bellezze della nostra Isola, simbolo della molteplicità che la contraddistingue, di cui sapientemente scrisse Gesualdo Bufalino. Il Monastero dei Benedettini, con le cantine settecentesche e le cucine, rese celebri da I Viceré, capolavoro di Federico De Roberto, è stato invece la meta dell’itinerario di domenica 13 ottobre, con tappe finali al Teatro Greco-Romano e al Castello Ursino.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni