“Buona la Prima. L’incontro tenutosi in Prefettura sancisce ulteriormente un metodo e un approccio che fortemente, come sindacato, abbiamo più volte sollecitato alle istituzioni presenti: è il metodo del confronto e del dialogo costruttivo; è il metodo partecipativo, nell’ambito di quei necessari percorsi costruttivi di definizione di tutte le condizioni che creano benessere e sviluppo e, come nella specifica problematica delle aggressioni all’interno delle strutture sanitarie e ospedaliere, di tutte le misure e gli interventi che effettivamente garantiscano la sicurezza e, quindi, la salute nei luoghi di lavoro ma anche la salute dell’intera collettività”. È il commento della Cisl presente alla riunione che si è tenuta ieri, presso la Prefettura di Catania, dedicata specificatamente al gravoso tema della salute e sicurezza nei presidi ospedalieri catanesi.
All’incontro, partecipavano i direttori generali di tutte le aziende ospedaliere e l’Organismo provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per la Cisl etnea, erano presenti il segretario generale Maurizio Attanasio, la segretaria territoriale Lucrezia Quadronchi, e i due segretari generali Massimo De Natale (Cisl Medici Catania) e Danilo Sottile (Cisl Fp Catania).
“Oltre all’aggiornamento dei DVR (documento di valutazione dei rischi) – sottolinea Attanasio – abbiamo chiesto che il pronto soccorso del San Marco possa avere un posto permanente delle forze dell’ordine; poi, l’aumento del personale impiegato, visto il moltiplicarsi di accessi; percorsi protetti per il personale impiegato, stanze appositamente dedicate alla comunicazione tra familiari dei pazienti ricoverati e personale specializzato, quali psicologi e altre figure specificatamente competenti alla mediazione e alla comunicazione. Inoltre abbiamo chiesto di incontrare, singolarmente, i direttori generali e i responsabili del servizio di protezione e prevebzione (RSPP) aziendali per condividere, anche con i resposanbili per la sicurezza dei lavoratori (RLS), ogni possibile azione che coniughi la sicurezza con l’efficienza dei servizi di assistenza ospedaliera e del primo soccorso. Con l’intervento e il coordinamento del Prefetto, che ringraziamo a nome di tutto il personale ospedaliero e dell’utenza crediamo si possano realizzare quelle indispensabili azioni sinergiche efficaci di prevenzione e contrasto di questo grave fenomeno che, rappresentando una problematica multifattoriale, necessita di un intervento di sistema”.
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