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“Ditegli sempre di sì”, l’omaggio di Domenico Pinelli al grande De Filippo apre il cartellone del Teatro ABC di Catania

Stagione di prosa 2024/2025

Si alza il sipario sulla nuova stagione di prosa “Turi Ferro” al Teatro ABC di Catania, con 10 grandi spettacoli in cartellone e ancora più rappresentazioni. Rispetto allo scorso anno, la costante crescita di abbonati ha portato all’apertura di un turno in più, il terzo, per un totale di 10 repliche a spettacolo.

Si comincia con un evento attesissimo. Sabato 12 ottobre, alle 21, sarà infatti in scena “Ditegli sempre di sì”, di Eduardo De Filippo, per la regia di Domenico Pinelli, anche in veste di protagonista con Mario Autore e Anna Ferraioli Ravel. Lo spettacolo – prodotto da Gli Ipocriti di Melina Balsamo – sarà poi replicato domenica 13 (alle 18), venerdì 18 (alle 21), sabato 19 (alle 17.30 e alle 21), domenica 20 (alle 18), venerdì 25 (alle 21), sabato 26 (alle 17.30 e alle 21) e, infine, domenica 27 ottobre (alle 18). In scena, oltre al terzetto di protagonisti, ci saranno anche: Gianluca Cangiano, Mario Cangiano, Luigi Leone, Antonio Mirabella, Laura Pagliara, Vittorio Passaro, Lucienne Perreca, Silvia Salvadori ed Elena Starace.

“Quest’anno – racconta Domenico Pinelli – ricorre il quarantesimo anniversario dalla scomparsa di Eduardo De Filippo. Tra le moltitudini di artisti anch’io, col pronto e santo sostegno di Mario Autore e Anna Ferraioli Ravel, due colleghi che – non a caso – definisco fratelli, ho pensato di omaggiare in qualche modo quest’uomo che, seppure io non abbia mai conosciuto anche solo per motivi anagrafici, ha giocato un ruolo fondamentale nella mia formazione prima, nella mia esistenza poi. Nasce così l’idea di mettere in scena “Ditegli sempre di sì”, una commedia divertentissima, retta da un meccanismo comico perfetto, nonché pregna di spunti riflessivi riguardo una materia estremamente affascinante che Eduardo, per certi aspetti epigono di Pirandello, studiò sicuramente bene: la pazzia”.

Eduardo scrive “Ditegli sempre di sì” (titolo originale “Chill’è pazzo!”) nel 1927 per la compagnia del fratellastro Vincenzo Scarpetta. Solo nel 1932 il drammaturgo, in occasione della nuova messa in scena affiancato dai fratelli, decide di modificare il testo riducendo il numero dei personaggi e rivedendo l’intreccio della storia.

“La pazzia – continua Domenico Pinelli – che assume il ruolo centrale in questa vicenda costituisce uno dei topoi più efficaci della letteratura, come del teatro in funzione anche, e soprattutto, di espediente sia comico che tragico. In “Ditegli sempre di sì” la pazzia è il vero motore comico. Lo stesso autore, nel prologo della versione televisiva registrata nel 1962, esordisce così: “Eccomi a voi. Non c’è filosofia nella farsa che recito stasera, ma un personaggio della vita vera, un tal dei tali affetto da follia […]”. Eppure, continua: […] Allora è un dramma, mi direte voi, io vi rispondo “è una tragedia nera, ma non è nostra”. E la tragedia vera diventa farsa se non tocca a noi. […] Divertitevi dunque, riflettendo che ognuno può trovarselo davanti un vero matto, e accade a tutti quanti di commuoversi e ridere piangendo […]”. È quasi come se Eduardo invitasse, ora, gli spettatori ad una maggiore attenzione, a compiere quello stesso sforzo che poco prima aveva spacciato per superfluo. È chiaro, altresì, il riferimento a quell’aspetto della realtà codificato dal suo maestro, Pirandello: L’umorismo. D’altronde, qui a parlare è pur sempre Eduardo. Da questo punto – prosegue – parte l’idea di messa in scena: l’obiettivo è andare oltre. Trasformare questa “farsa” in vero e proprio “dramma”. Il punto di partenze è lo stimolo che Eduardo invia: prestare una maggiore attenzione al testo, ai personaggi, agli accadimenti; il punto di arrivo è la restituzione di una forma più complessa, articolata e cosciente del dramma attraverso lo studio approfondito della condizione umana di tutti i personaggi – meglio ancora se “persone” – attori di questa vicenda”.


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