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Garante degli anziani, Cisl e Fnp Catania: “bene l’approvazione della giunta. Ora auspichiamo convergenza di tutto il Consiglio”

A febbraio, Cisl e Fnp provinciali avevano presentato una propria proposta ai due organi dell'amministrazione comunale

“Salutiamo con favore la decisione del sindaco Trantino, dell’assessore Brucchieri e di tutta la giunta comunale di Catania di approvare la proposta di deliberazione per l’istituzione della figura del Garante dei diritti della persona anziana. È il primo importante passo, per poter vedere concretizzata la proposta elaborata dalla Cisl e dalla Fnp Cisl Pensionati provinciale e presentata all’amministrazione comunale di Catania lo scorso mese di febbraio”. Così commentano i segretari generali Maurizio Attanasio (Cisl Catania) e Giacomo Giuliano (Fnp Cisl Catania) la decisione assunta dalla giunta comunale di Catania il 2 ottobre scorso, su proposta dell’assessore alle Politiche Sociali.

“Per la Cisl e la Fnp catanese è motivo di grande soddisfazione – affermano – vedere il primo passo di un importante processo democratico di rappresentanza sociale di una delle fasce più fragili della popolazione catanese. Una proposta della Cisl che era stata presentata ai due rami dell’amministrazione comunale catanese, giunta e consiglio comunale, in occasione di un convegno promosso da Cisl e la Federazione Nazionale dei Pensionati nel mese di febbraio, dove sono stati trattati, anche in termini sanitari, i temi della non autosufficienza e dell’invecchiamento attivo delle persone anziane. La proposta, molto articolata, si fonda sull’applicazione della Carta europea dei diritti della persona anziana e sulla legge regionale 21 dicembre 2021, n. 34, e prevede l’istituzione della figura del Garante dei diritti delle persone anziane in analogia alle figure del garante della disabilità e dell’infanzia. Di grande auspicio, inoltre, ci pare il fatto che la decisione della giunta comunale di Catania sia arrivata in concomitanza con la Festa dei nonni del 2 ottobre”.

“Certo siamo consapevoli che quello fatto dalla giunta è solo il primo passo – ribadiscono – e ci dovranno essere poi la discussione nelle commissioni consiliari competenti e l’approvazione finale del relativo regolamento da parte del consiglio comunale. Ma siamo altrettanto fiduciosi che i consiglieri comunali di tutti gli schieramenti politici convergeranno sulla esigenza di istituire questa significativa figura, che contribuirà a rappresentare le esigenze che provengono da quella fascia di cittadini”.

Per Attanasio e Giuliano “l’iniziativa partita dalla Cisl e dalla Fnp si basa sul tema dell’invecchiamento della popolazione, ancor di più se associato alla bassa natalità, che pone nuove e molteplici questioni territoriali e di sistema. E sulla considerazione – aggiungono – che gli anziani, tranne qualche sparuto intervento rivolto all’Assistenza domiciliare (Adi), sembrano scomparsi dalle misure di protezione sociale previste dalla legge 328/2000 e, più in generale, proprio dall’insieme di azioni per la terza età, o perché non sono state previste risorse sufficienti o perché l’attenzione delle istituzioni coinvolte pare rivolta ad altri interessi. Questioni che stiamo sollevando in tutti i nove distretti socio sanitari della nostra provincia”.

“Ci si trova, invece, di fronte alla sempre più crescente necessità di rispondere a bisogni emergenti diffusi – sottolineano i due segretari – come prendersi cura della terza età, anche in senso comunitario, non solo in termini di protezione e cura delle fragilità, ma anche dell’invecchiamento attivo, cioè di quel processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano”.

In conclusione, secondo i segretari di Cisl e Fnp Cisl di Catania “la figura del Garante non solo assicurerebbe azioni di tutela, di monitoraggio e di sostegno alla persona anziana, ma incarnerebbe una significativa svolta culturale, rispondente alle esigenze sociali poste dallo stesso andamento demografico degli ultimi anni, nell’approccio e negli orientamenti rivolti alla persona in terza età”.


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