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Nasce la “Rete Umbertata”, un calendario di eventi e un percorso condiviso dalle associazioni

Il titolo è “Facciamo la pace?”

Piazza Umberto ha accolto la Comunità in nome dell’Umbertata, giunta alla sua undicesima edizione dal titolo “Facciamo la pace?”.

L’evento, organizzato dalla Parrocchia Crocifisso dei Miracoli, ha visto durante l’arco dell’intera giornata più di sessanta associazioni raccontare storie quotidiane di pace con attività, giochi e laboratori nei loro stand e confrontarsi, anche grazie ai tavoli tematici presenti, sul tema della Pace, declinati in“Pace e arte”, “Pace e legalità, “Pace e alimentazione” e “Pace e linguaggio”.

La piazza ha raccolto una rete variegata di realtà del terzo settore impegnate nella cura della persona, nelle sue relazioni con se stessa, con gli altri e con l’ambiente.

Un incontro che testimonia come il lavoro congiunto delle associazioni possa avere un impatto concreto sul benessere della Comunità, promuovendo valori fondamentali quali solidarietà, rispetto e sostenibilità.

“Le situazioni di mancanza di pace che si verificano quotidianamente in vari ambiti, a livello globale, spesso lasciano un senso di impotenza. Mi sono chiesto più volte – afferma Padre Rosario della Parrocchia Crocifisso dei Miracoli– cosa possa fare il cittadino comune. L’Umbertata vuole essere una timida risposta a questa domanda. Abbiamo fatto rete e, partendo dalla base, i cittadini, con l’aiuto di Dio, abbiamo offerto il nostro contributo affinché la pace e l’armonia possano germogliare nei cuori, nelle relazioni e nell’ambiente. L’Umbertata si conferma un momento di condivisione, riflessione e impegno, rafforzando l’importanza della collaborazione tra associazioni e cittadini per costruire un futuro più equo e sostenibile”.

“L’Umbertata per me è un appuntamento fisso sin dalla prima edizione” – afferma Giuliana, volontaria da ben undici edizioni. “Come volontaria partecipo perché amo l’aria di fratellanza e di gioia che si respira. È inusuale vedere delle persone che si spendono, donando il proprio tempo, per non avere nulla in cambio in termini di guadagno economico. Noi tutti riceviamo molto, riceviamo una ricchezza in termini di relazioni e affettività immensa e incommensurabile. È proprio questo il punto di forza dell’Umbertata”.

C’è anche chi sceglie di venire da Bari, esattamente da Rutigliano, per partecipare come volontaria all’evento: è il caso di Chiara, ventisettenne pugliese che ha così commentato: “Ero affascinata da quello che avevo sentito dire sull’Umbertata e così ho deciso di venire qui a Catania! Il ricordo più bello è stato il pranzo sociale che c’è stato, un momento di convivialità e di conoscenza in modo più informale che mi ha molto colpito: chiunque faccia parte del mondo del volontariato condivide gli stessi ideali, vedere tante persone che la pensano allo stesso modo ti fa sentire meno sola”.

Giulia, coordinatrice dell’Umbertata, guarda al futuro: “Il grande cambiamento dell’Umbertata è rappresentato da un passaggio in avanti: da una festa di un solo giorno ad una serie di appuntamenti ed eventi organizzati dalle stesse associazioni appartenenti alla neo-nata “Rete Umbertata”. Già è stato stilato un calendario di eventi, sul tema della pace, che si susseguiranno nel corso dell’anno fino alla dodicesima edizione. La nostra Rete ha già riscontrato il supporto dell’amministrazione comunale, che ringraziamo per la disponibilità manifestata, con la quale siamo certi che lavoreremo congiuntamente”.
Per Rosa Maria Zappulla, che vive nel quartiere dal 1986 e che quindi ha potuto vivere varie edizioni, “l’Umbertata è un evento unico, un modo per creare relazioni tra gli abitanti del quartiere. Servirebbero più Umbertate, più momenti di aggregazione come questo. Noi non ci conosciamo, ci stiamo privando del rapporto con il vicinato, siamo degli sconosciuti l’uno per l’altro”.

Nell’arco della mattina, durante i tavoli tematici, i più piccoli sono stati coinvolti nell’area giochi, tra sorrisi e divertimento. Presente in piazza l’autoemoteca “Donatori San Marco” che ha accolto i donatori di sangue: l’Umbertata ha infatti voluto sensibilizzare la cittadinanza su un tema così importante che può salvare la vita.

Dal tardo pomeriggio sul palco spazio alla musica, al teatro, al ballo con uno spettacolo presentato da Chicco Pitrelli, durante il quale non sono mancati momenti di riflessione grazie alla presenza di Vera Squatrito, la mamma di Giordana, che ha perso la vita per mano dell’ex fidanzato e che ha dato vita all’associazione “In nome di Giordana” e la testimonianza dell’associazione “Il Cuore di Raffaele”, che cerca di diffondere la cultura della defibrillazione precoce con gesti salva vita. Sul palco si sono alternati momenti di musica, esibizioni artistiche di danza e di teatro e momenti dedicati all’arte.

Adesso l’appuntamento è con i molteplici eventi organizzati dalla Rete Umbertata (per conoscerli basterà seguire i canali social dell’evento) aspettando la dodicesima edizione dell’Umbertata nel 2025.

L’evento è autofinanziato dalla Parrocchia Crocifisso dei Miracoli, con il supporto del Centro Servizi Volontariato Etneo, Just Diet, Happy Travel by Giusi Furci, Socie e Soci di Banca Etica Sicilia Nord est, Studio Optometrico Nania e con il Patrocinio del Comune di Catania.


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