Con una nota stampa del 5 settembre Confagricoltura Catania ha denunciato i ritardi nel rilascio delle certificazioni antimafia da parte della Prefettura che hanno, di fatto, bloccato i ristori agli imprenditori agricoli catanesi beneficiari degli aiuti per i danni subiti alle produzioni negli anni passati (dal 2018 in poi), nonché degli aiuti previsti per contrastare il caro energia e gli effetti della crisi derivante dal conflitto russo-ucraino.
“Confagricoltura Catania ha fatto appello alla sensibilità e all’impegno del Prefetto, Maria Carmela Librizzi, – si legge in una nota – per un suo pronto intervento che non ha tardato ad arrivare: nella giornata di ieri, martedì 10 settembre, la Prefettura di Catania ha comunicato, con una lettera inviata alla nostra Organizzazione, la disponibilità ad accogliere l’elenco aggiornato delle richieste di certificazione antimafia inserite in BDNA e ancora non esitate, al fine di agevolare il monitoraggio già avviato e, eventualmente, individuare misure organizzative idonee a snellire le istruttorie già in corso.”
Confagricoltura Catania, nelle persone del presidente, Giosuè Arcoria, e del direttore, Fabio Caruso, esprime la propria piena soddisfazione per la solerte e pronta risposta da parte del Prefetto, ringranziando per il tempestivo intervento che permetterà di porre in essere le soluzioni utili a sbloccare una situazione che impediva agli imprenditori agricoli etnei che hanno subìto danni di ottenere dei ristori che aspettano da troppo tempo.
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