Una nuova ordinanza consente ai Comuni di trasportare la cenere vulcanica nei centri di conferimento ad un prezzo inferiore rispetto a quello pagato per un comune rifiuto urbano, a patto però che la cenere abbia le caratteristiche previste dall’ordinanza emessa dal sindaco metropolitano Enrico Trantino su parere dei tecnici della Città metropolitana di Catania.
Il provvedimento, che ha carattere di urgenza e validità di sei mesi, cerca di dare risposta alle continue richieste di intervento da parte dei sindaci etnei interessati a smaltire la cenere vulcanica.
In dettaglio, il Capo dipartimento ing. Giuseppe Galizia e il dirigente arch. Rosario Leonardi, sulla base delle precedenti esperienze, hanno proposto un nuova e diversa classificazione dei rifiuti (codici C.E.R.) per fornire ai Comuni uno strumento idoneo a provvedere con efficacia ed immediatezza alla raccolta e smaltimento della cenere vulcanica.
In base alla nuova ordinanza la cenere vulcanica che cade nelle aree e strade extraurbane verrà raccolta e smaltita come materiale inerte, assimilata a terra e rocce non contenenti sostanze pericolose (C.E.R. 170504) e potrà essere traportata in uno dei numerosi impianti autorizzati al recupero di rifiuti inerti, minimizzando la spesa per il conferimento.
L’ordinanza della Città metropolitana di Catania, emessa con modalità urgente e contingibile in base al decreto legislativo 152 del 2006, consente l’accesso presso gli impianti iscritti nella Provincia di Catania, ai sensi dell’art. 216 (frazione inerte, costituta esclusivamente da ceneri vulcaniche, superiore al 95%) ed ha anche il fine di limitare gli impatti ambientali derivanti dalla movimentazione di notevoli quantità di inerti (cenere vulcanica) giacenti sulle strade.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni