L’altro pomeriggio, nel corso del normale servizio di pattuglia, i militari del Nucleo Radiomobile di Catania hanno deferito due catanesi per “furto aggravato in concorso”.
Uno degli obiettivi da vigilare delle “gazzelle” dell’Arma è l’ex presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”, i cui padiglioni vengono attenzionati dai “soliti ignoti” che mirano ad asportare ferro ed altro materiale lì presente, al fine di ricavarne del denaro.
Una chiamata al 112 da parte di un cittadino, che transitava nei pressi del vecchio policlinico e che sentiva forti rumori provenirvi dall’interno, è stata provvidenziale affinché vi si recassero, mandate dalla Centrale Operativa dei Carabinieri di Catania, due “gazzelle” dell’Arma.
Giunti in via Osservatorio, le pattuglie hanno deciso di controllare i viali dell’ex ospedale sorprendendo così due catanesi, di 42 e 41 anni, che – con non poca fatica – stavano trasportando del materiale ferroso verso la recinsione. Bloccati immediatamente dai militari, i due non hanno saputo giustificare la loro presenza nell’ex nosocomio per poi indicare che avevano smontato quei manufatti dal vecchio padiglione dell’ex reparto di Anestesia e Rianimazione.
Appurato ciò, i due sono stati sottoposti a perquisizione. Da tale operazione, sono state scoperte le chiavi dell’auto del 42enne, una Ford Fiesta blu, parcheggiata proprio nelle vicinanze della recinsione verso la quale si stavano dirigendo i due. All’interno del mezzo, sono stati altresì trovati alcuni arnesi per lo scasso ma, soprattutto, cavi ed un quadro elettrici, appena asportati dai vecchi padiglioni.
I due, infine, portati presso gli uffici dell’Arma di San Giuseppe alla Rena, sono stati deferiti in stato di libertà per “furto aggravato in concorso”.
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