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Controlli nel quartiere San Cristoforo a Catania: sanzioni e sospensione per attività

In una delle macellerie, l’Ispettorato del Lavoro ha riscontrato gravi violazioni sulla normativa legata alla sicurezza sui luoghi di lavoro, verificando anche la presenza di personale in nero

Prosegue l’attenzione della Polizia di Stato nei quartieri del centro della città. Nell’ambito dell’attività di controllo straordinario del territorio, finalizzata a contrastare e prevenire la criminalità diffusa e ogni forma di illegalità, gli agenti della Questura di Catania, nei giorni scorsi, hanno eseguito nuovi e mirati controlli in diversi quartieri della città, con l’ormai consolidato modulo denominato Controllo Integrato del Territorio.

Come di consueto, le azioni di controllo, coordinate dal Commissariato di pubblica sicurezza “Centrale” e dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico con l’intervento del Commissariato “San Cristoforo”, del Reparto Prevenzione Crimine, del X Reparto Mobile, della Polizia Scientifica unitamente alla Polizia Locale, sono state svolte in giornate ed in orari differenti con l’obiettivo di rendere le verifiche più incisive ed imprevedibili.
L’imponente azione di controllo si è realizzata, ancora una volta, con supporto dall’elicottero del V Reparto Volo della Polizia di Stato, di stanza a Reggio Calabria.

L’importanza di un controllo del territorio, anche dall’alto, in servizi di questo genere, risulta fondamentale poiché l’elicottero riesce ad avere una visione generale di tutte le attività che si svolgono sul campo, garantendo, inoltre, una cornice di sicurezza all’interno della quale opera il personale delle pattuglie.

In particolare, sono state controllate complessivamente 211 persone, tra cui diversi con precedenti, e 81 veicoli.
Tra le persone controllate è al vaglio, dell’Ufficio Immigrazione della Questura, la posizione di due cittadini albanesi, mentre, per un 61enne tunisino è stata accertata la sua presenza irregolare nel territorio dello Stato, per cui è stato attuato l’iter per l’espulsione e il successivo rimpatrio.
L’attenzione dei poliziotti è stata rivolta pure ad alcune attività commerciali della zona, controllate unitamente al personale dell’ASP Servizio Veterinario, dell’ASP Servizio Igiene Pubblica, dell’Ispettorato del Lavoro.

Nel dettaglio, sono state controllate un panificio e due macellerie per le quali è stata disposta la sospensione dell’attività. In una delle macellerie, l’Ispettorato del Lavoro ha riscontrato gravi violazioni sulla normativa legata alla sicurezza sui luoghi di lavoro, verificando anche la presenza di personale in nero. Inoltre, l’ASP ha verificato il mancato rispetto delle procedure di controllo della salubrità dei prodotti alimentari. Pertanto, in questa circostanza, è stata disposta l’immediata sospensione dell’attività e sono state comminate sanzioni per oltre 28 mila euro.
Per la seconda macelleria controllata è stata disposta una sospensione dell’attività differita per la mancanza dei requisiti professionali e della scia amministrativa, con sanzioni per 5 mila euro, oltre alle contestazioni della Polizia Locale.

Nel panifico, invece, sono state riscontrate l’occupazione abusiva del suolo pubblico, la mancata etichettatura dei prodotti e altre violazioni amministrative che hanno comportato sanzioni per oltre 3 mila euro.
Oggetto di verifica è stata anche una sala giochi, dove sono stati identificati gli avventori, ed anche due autofficine, di cui una sanzionata amministrativamente per complessivi 16 mila euro, poiché completamente priva di qualsiasi autorizzazione; in questo caso è stata applicata anche la sanzione accessoria del sequestro delle attrezzature.

Gli agenti della Squadra Mobile, con il supporto dall’alto dell’elicottero, hanno effettuato anche numerosi controlli e perquisizioni in molte abitazioni del quartiere. Tale attività richiesto anche ulteriori approfondimenti in ordine alla posizione di due soggetti che, per questo, sono stati accompagnati negli uffici della Questura.

I poliziotti hanno, infine, eseguito diversi controlli nei confronti di soggetti sottoposti a restrizione della libertà personale.


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