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Tentano di rubare 1200 euro di tonno in scatola, arrestati

In udienza, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto, sottoponendo i due all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria

Non si sa se per trarne profitto o se per fare scorte personali da portare a casa, ma comunque, alla fine, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania.

L’altro giorno, due catanesi di 26 e 20 anni si sono recati presso un supermercato in zona faro Biscari. Come due normali clienti hanno preso regolarmente il carrello per fare la spesa e hanno iniziato a girovagare tra le corsie, guardando distrattamente qua e là in cerca di qualcosa da comprare. Il carrello, però, è girato a vuoto per molto tempo finché i due si sono fermati davanti ad una specifica zona della corsia ove sono esposti i prodotti in scatola. Lì, hanno iniziato a riempire il carrello di scatolette di tonno.

Ma non una o due o tre confezioni, bensì hanno continuato a caricare finché esposte non vi erano più scatolette: ben 236 tra tonno al naturale, light e all’olio d’oliva. Terminato il carico, i due si sono avviati verso una porta antincendio, collocata a metà di una corsia laterale. Ma, ad un certo punto, i due si sono fermati, come quando qualcuno che è in fila alla cassa si dimentica qualcosa e torna indietro. Ed infatti, uno dei due, repentinamente, inseriva nel carrello anche ben 60 confezioni di snack di wafer ripieni alla nocciola.

Recuperato anche il dolce, i due, quindi, hanno forzato la porta antincendio accedendo al parcheggio esterno e si sono avvicinati alla loro macchina, parcheggiata dolosamente nei pressi della porta. In quel momento, però, transitava lì davanti una pattuglia del Nucleo Radiomobile che sentiva l’allarme della porta, notava un addetto alla sicurezza del supermercato sbracciarsi indicando i due, e pertanto i militari si sono fermati ed hanno colto i due con le mani nel sacco.

Al termine dell’inventario della merce, la cui somma corrispondente si aggirava intorno ai 1.200 euro, i due sono stati condotti negli uffici del Nucleo a San Giuseppe la Rena e tratti in arresto per poi condurli in regime di arresti domiciliari presso le proprie abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida del giorno dopo. In udienza, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto, sottoponendo i due all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.


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