Sono 268 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 206 in occasione di lavoro (1 in meno rispetto ad aprile 2023) e 62 in itinere (5 in più rispetto ad aprile 2023). Ancora alla Lombardia va la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (33). Seguono: Emilia-Romagna (28), Campania (20), Puglia (17), Lazio (16), Toscana e Piemonte (13), Trentino-Alto Adige (12), Veneto e Sicilia (11), Calabria (6), Sardegna e Umbria (5), Liguria (4), Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo e Marche (3), Valle d’Aosta (2) Basilicata (1). In Molise non si è verificato alcun infortunio mortale.
“Un terzo dell’anno è già passato e l’emergenza morti sul lavoro è descritta dai soliti tragici numeri. Se la situazione non varierà, anche a fine 2024 conteremo oltre mille vittime sul lavoro. Da gennaio ad aprile 2024 si contano 268 vittime, 4 in più rispetto a fine aprile 2023. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso crescono le morti in itinere del +8,8%: va evidenziato che fino a marzo avevamo registrato una decrescita degli infortuni mortali nel tragitto casa lavoro, purtroppo questa tendenza non è stata confermata con i dati del mese di aprile”. Mauro Rossato, presidente dell’osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, commenta così l’ultima indagine sull’emergenza elaborata dal proprio team di esperti che vede come sempre nell’incidenza il vero indicatore di rischio per i lavoratori del nostro Paese, poiché si parla di vittime rispetto alla popolazione lavorativa. Un dato che indica concretamente le aree a maggior rischio e che si propone come mappatura preziosa per tutti coloro che operano per la sicurezza sul lavoro.
A finire in zona rossa ad aprile 2024 con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 8,7 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Umbria, Puglia, Campania e Calabria.
In zona gialla: Sardegna, Toscana, Sicilia, Lombardia, Piemonte e Lazio. In zona bianca: Liguria, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Basilicata, Veneto, Marche e Molise.
Siracusa è 43esima nella graduatoria nazionale in base all’indice di incidenza, con un caso di morte di bianca su 110.211 occupati. Maglia nera per Catania che si posiziona al 40esimo posto ed è la peggiore in Sicilia con 3 vittime su 318.580 occupati.
Si tratta di numeri aggiornati fino al mese di Aprile.
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