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Il Comune di Mineo aderisce alla Rete Corsi e Percorsi Devozionali con l’obiettivo di far diventare i “Nuri” patrimonio Unesco

L’obiettivo è quello di far diventare questa tradizione patrimonio Unesco, valorizzando e salvaguardando il patrimonio immateriale legato all'elemento dei "Nuri"

Si è tenuto mercoledì 8 maggio a Melilli, alla Terrazza degli Iblei, nel palazzo comunale, l’incontro con le amministrazioni locali del siracusano e della provincia di Catania. Sono dieci i sindaci dei territori coinvolti, tra cui il primo cittadino di Mineo, Giuseppe Mistretta, che manifestano la loro devozione attraverso il percorso dei “nuri” o “nudi”. Al convegno presenti anche gli amministratori locali dei comuni di Canicattini Bagni, Ferla, Lentini, Avola, Mistretta, Sant’Alfio, Trecastagni e Tortorici. Durante l’evento è stata presentata la “Rete Corsi e Percorsi Devozionali”, un progetto che vede i paesi sopra citati legati da un rito, una tradizione, una devozione: quello dei “nuri”, cittadini devoti che in occasione della festa di San Sebastiano o, come nel caso di Mineo, della patrona Sant’Agrippina. I pellegrini camminano per le vie del paese scalzi e indossando soltanto maglia e pantaloncini bianchi (simbolo di purezza) con una fascia rossa intorno al petto, rievocando il sisma del 1693 quando le persone uscirono scalze o in abiti da notte invocando l’aiuto della Santa affinché fermasse il terremoto.

La presentazione è stata organizzata dalla cooperativa per le comunità patrimoniali “Badia Lost & Found”. Durante il convegno i sindaci dei dieci comuni hanno firmato simbolicamente la loro adesione a questa iniziativa che verrà ufficializzata in questi giorni. L’obiettivo è quello di far diventare questa tradizione patrimonio Unesco, valorizzando e salvaguardando il patrimonio immateriale legato all’elemento dei “Nuri”. La proposta di questa rete, ha spiegato la cooperativa, “va oltre la mera conservazione della tradizione. Essa offre l’opportunità di promuovere la diversità culturale e religiosa della Sicilia a livello nazionale e internazionale. L’Unesco, con il suo programma per il Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, potrebbe essere una sede ideale per riconoscere e valorizzare questa pratica religiosa unica. La rete potrebbe presentare una candidatura solida, sottolineando l’importanza di preservare e promuovere le manifestazioni dei “nuri” come parte integrante del patrimonio culturale dell’umanità.

Durante la presentazione “Rete Corsi e Percorsi Devozionali” sono stati proiettati dei brevi video sulla manifestazione che si tiene nei vari paesi.

Il sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta, ha dichiarato: “Da oggi inizia una nuova avventura assieme ad altri comuni siciliani, ci aspetta tanto lavoro e, ne siamo convinti, promettenti risultati.”

L’assessore alla Cultura, Alessandra Lira, ha dichiarato: “La possibilità di creare questa rete nasce più di un anno fa. È stato un percorso a cui abbiamo creduto e aderito fin dal primo momento. La costituzione della rete è il primo passo per la creazione di un circuito che ci permetterà di dare la giusta rilevanza alle nostre feste e tradizioni e potrebbe essere una buona spinta per i flussi turistici”.

L’intervento integrale del sindaco Mistretta : ““Siamo legati alla devozione per San Sebastiano che però non è il patrono della nostra città. La nostra patrona è Santa Agrippina, vergine e martire che si colloca come martirizzata all’età di 11 anni dal 258 d.C. e quindi traslata da Roma a Mineo. Da noi non si chiamano “nuri” è la stessa tradizione ma si chiamano “nudi”. Siamo ben lieti di condividere questa iniziativa, di far parte di questa iniziativa che intendiamo come una rete importante, una rete culturale, la rete delle tradizioni che ci legano e che legano questa terra di Sicilia. Una rete devozionale sicuramente, e noi ci auguriamo che ai grandi successi di questa rete a cui possa candidarsi, diventi proprio una rete turistica. Noi siamo legati a Santa Agrippina: questa è la settimana della diciassettina. Significa che in questo momento il 17 di maggio Santa Agrippina veniva traslata da Roma a Mineo e quindi per noi è un momento anche importante. La nostra festa patronale per motivi anche legati agli immigrati sostanzialmente si celebra la penultima e l’ultima domenica di agosto e i nudi sono proprio il sabato che precede l’ultima domenica di agosto. Quello di Sant’Agrippina è un culto che lega, tra l’altro, anche religioni diverse: quella ortodossa con la Santa venerata in Grecia, in Russia in maniera particolare e poi grazie agli emigrati menenini negli Stati Uniti d’America, nella città di Boston si celebra la festa di Sant’Agrippina. Ci sono tanti spunti anche per internazionalizzare questo tipo di iniziative, pur avendo patroni diversi pur comunque essendo legati alla devozione verso San Sebastiano. Per quanto ci riguarda siamo ben lieti di far parte, di dare il nostro contributo e siamo convinti che questa possa essere un’iniziativa caratterizzante dei nostri comuni perché oggi il turismo cambia, cambia l’attrazione dei territori e sicuramente queste particolarità saranno di grande ispirazione per il futuro. Ormai non ci si vuole più informare e quindi riscoprire i nostri comuni, i nostri territori con queste rete della cultura, delle tradizioni e della devozione secondo noi potrebbe essere veramente di grande aiuto per aprire un percorso nuovo e innovativo”.


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