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Siccità, il consorzio Arancia Rossa di Sicilia invita il ministro Lollobrigida a Catania

Diana: “Abbiamo bisogno di risposte concrete e immediate dal Governo"

“Il Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP invita il ministro a visitare i territori dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP delle province di Catania, Enna e Siracusa, per vedere con i propri occhi la gravità degli effetti della siccità e cercare di trovare soluzioni che consentano agli agrumicoltori e agli agricoltori siciliani di affrontare questi prossimi mesi estivi”.

L’invito del Consorzio arriva dal presidente Gerardo Diana.

“Le parole pronunciate dal ministro Lollobrigida sulla siccità, certamente dette male, ci feriscono e ci lasciano stupefatti. Ho avuto modo di apprezzare il ministro Lollobrigida in alcune sue iniziative e proprio per questo spiace sentire dalla sua bocca che: ‘per fortuna quest’anno la situazione legata alla siccità colpisce molto di più alcune regioni del Sud’”, afferma Diana.

“Noi chiediamo al ministro Lollobrigida, ora più che mai, di farsi carico degli impegni che sono propri del Masaf, come già fatto per l’emergenza che ha colpito lo scorso anno l’Emilia Romagna – aggiunge Diana – In particolare, abbiamo bisogno di risposte concrete e immediate dal Governo sul tema della siccità e della distribuzione dell’acqua irrigua e sul tema della liquidità e dell’accesso al credito per le aziende. Chiediamo di annullare tutti i pagamenti delle quote consortili e, inoltre, dei contributi per le bollette dell’energia elettrica come è stato fatto durante il Covid”, conclude Diana.

Sulle dichiarazioni del ministro Lollobrigida interviene anche il vicepresidente Consorzio Salvatore Scrofani: “Il cancan generato dalle parole infelici del ministro non deve distogliere dai problemi veri. Agli agricoltori servono risposte e non soffiare sul fuoco delle polemiche. Invito il ministro Lollobrigida a venire in Sicilia per rendersi conto personalmente della gravità della situazione nella quale l’agricoltura e l’agrumicoltura siciliane sono sprofondate a causa della siccità e per responsabilità dei mancati interventi sulle strutture degli ultimi venti anni delle Istituzioni a vario livello. Bando alle chiacchiere siamo già in ritardo e vanno attuati provvedimenti per arginare una crisi gravissima”, conclude Scrofani.


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