Si è tenuto, ieri, un incontro tra Massimiliano Giammusso vicepresidente di Anci Sicilia e Giuseppe Guagliardi presidente Confambiente Catania.
All’incontro si è affrontato il costo – dei servizi di raccolta e conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani – e il lievitare degli stessi, i cui riverberi sono a carico dei cittadini per l’aumento della Tari.
“Bisogna intervenire subito – dichiara Guagliardi (Confambiente) – per sterilizzare gli effetti di una vacatio normativa sull’inquadramento salariale dei dipendenti. Purtroppo alcun sigle sindacali fomentano contenziosi per ragioni facilmente comprensibili”
L’incidenza del costo del personale pesa per circa il 65/70% del canone dei servizi rsu, tra l’altro si aggiunge che il 20/25% del canone rsu è stato investito dai rincari energetici e inflattivi. la sommatoria farà lievitare pesantemente la tassa sui rifiuti.
“Occorre fare chiarezza – dichiara Giammusso (Anci Sicilia) – e intervenire in ogni sede, perché rispettando e riconoscendo il valore del lavoro e le maestranze, bisogna comunque tutelare tutti, in questo momento storico non si può immaginare di aumentare la Tari”
Confambiente Catania sull’stesso argomento ha presentato una segnalazione all’autorità garante della concorrenza e del mercato(AGCM), all’ Arera e alle SRR di competenza.
“Ringrazio Anci Sicilia – chiosa Guagliardi – nella persona del suo presidente e vice presidente Massimiliano Giammusso per aver tempestivamente riscontrato il nostro appello”
Confambiente Catania e Anci Sicilia si aggiornano per trovare soluzioni responsabili che evitano l’incremento della Tari.
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