Primi interventi di chirurgia generale mininvasiva robot-assistita con il robot Da Vinci nell’ospedale San Marco di Librino.
A effettuarli è stata l’équipe di Gianluca Di Mauro, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia generale dell’ospedale di Librino con la collaborazione dei chirurghi Giuseppe Leotta e Giovanni Patania, degli anestesisti coordinati dal responsabile del Blocco Operatorio Prospero Calabrese e dagli infermieri strumentisti di sala operatoria.
Si tratta di sei interventi eseguiti con successo e altissima precisione per l’asportazione di tumori al retto con linfoadenectomia su altrettanti pazienti, 5 uomini e 1 donna con un’età media di 68 anni.
Questo tipo di procedure viene eseguito di norma con la tecnica laparoscopica tradizionale ma l’evoluzione della chirurgia con la robotica si è rivelata di gran lunga più performante, permettendo di superare il livello di mini invasività della laparoscopia tradizionale e di offrire numerosi vantaggi in più. Tra questi, un livello di precisione molto più elevato, una risposta infiammatoria dei pazienti più bassa con conseguente utilizzo di una quantità decisamente più limitata di farmaci e antidolorifici, un sanguinamento inferiore che riduce la necessità di trasfusioni e una ripresa più veloce del paziente di almeno 48 ore.
Senza contare il notevole calo dei rischi legati all’intervento, anche grazie al campo visivo ingrandito di una decina di volte che proietta immagini in 3D talmente nitide da permettere al chirurgo un’asportazione più estesa dei linfonodi con maggiore sicurezza.
Il chirurgo, pur essendo distante dal campo operatorio, gode di una postazione di comando confortevole, seduto davanti alla consolle da dove, attraverso due comandi simili a joystick che riproducono fedelmente i movimenti delle sue mani, manovra i bracci del robot collegati agli strumenti introdotti nel paziente attraverso piccolissimi fori.
In questo caso ha giocato a favore la grande expertise del dottor Di Mauro che alle sue spalle vanta un’ampia esperienza in chirurgia laparoscopica. Nelle prossime settimane, questo tipo di interventi verranno effettuati anche per le patologie che riguardano stomaco ed esofago, benigne e maligne, e successivamente al pancreas consentendo anche una ricostruzione minuziosa dopo la fase demolitiva.
Così, in virtù della multidisciplinarietà della tecnologia digitale, la chirurgia robotica viene man mano applicata alle altre unità operative come previsto dalla tabella di marcia stabilita dalla direzione strategica dell’azienda al momento dell’acquisto del robot.
Dopo l’Urologia diretta da Salvatore Bartolotta, come in una sorta di staffetta, si è passati quindi alla chirurgia generale ed entro l’anno a questi interventi si aggiungeranno quelli effettuati dall’equipe di ginecologia diretta Emilio Lomeo, a completamento del quadro del programma della chirurgia robotica al San Marco.
L’obiettivo dell’azienda resta sempre quello di migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie offerte ai propri pazienti.
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