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Lavoratori in nero, rifiuti e irregolarità: denunciato titolare di un’officina meccanica

Oltre ai controlli in materia ambientale, i militari hanno anche posto sotto la loro lente d’ingrandimento il rispetto delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ed in tema di legislazione sociale

Nell’ambito di una mirata campagna di prevenzione e contrasto ai reati ambientali disposta d’iniziativa dal comando provinciale di Catania, con particolare attenzione ai fenomeni di smaltimento illecito o irregolare di sostanze inquinanti, che possono comportare importanti conseguenze negative sulla salute pubblica, i Carabinieri della stazione di Giarre, unitamente ai colleghi del nucleo ispettorato del lavoro di Catania e al personale dell’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro), hanno effettuato, nella mattinata, diversi accessi ispettivi ad attività imprenditoriali della zona.

Nel frangente, oltre ai controlli in materia ambientale, i militari hanno anche posto sotto la loro lente d’ingrandimento il rispetto delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ed in tema di legislazione sociale.

In particolare, all’esito del servizio, all’interno di un’officina meccanica, sono state riscontrate alcune irregolarità che hanno portato alla denuncia del titolare, un 51enne giarrese, per il deposito incontrollato di rifiuti, nonché per “omessa sorveglianza sanitaria” dei dipendenti.

Durante il controllo all’azienda infatti, sono state prima di tutto rilevate una serie di carenza dei requisiti di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro, poiché sia nella struttura che nel piazzale antistante, sono stati trovati rifiuti di natura meccanica e olii esausti, per il cui smaltimento, essendo considerati “rifiuti speciali”, sono previste delle procedure ben precise, al fine di evitare seri danni all’ambiente.

Nel corso degli accertamenti connessi alle questioni ambientali, i Carabinieri hanno poi scoperto come tra i dipendenti impegnati a riparare autovetture, ci fosse un lavoratore “in nero”, privo di un contratto di assunzione, circostanza che ha fatto scattare per il titolare, la maxi sanzione di 3.600 euro e contestuale sospensione temporanea dell’attività, fino a quando quest’ultimo non provvederà a regolarizzare la sua posizione.

Chiaramente, per questo operaio irregolare l’imprenditore aveva omesso di sottoporlo alla visita medica preventiva e periodica, che si effettua entro determinate tempistiche, previste dal programma di sorveglianza sanitaria, condotta penalmente rilevante, che ha determinato la denuncia all’Autorità Giudiziaria.


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