“Siamo alquanto compiaciuti che parte del mondo sindacale e della politica nazional/siciliana si sia accorta ora dell’importanza della partecipazione dei lavoratori nella gestione delle imprese e rendere finalmente attuale l’articolo 46 della Costituzione. Vogliamo rassicurare le lavoratrici e i lavoratori, insieme a tutti i cittadini catanesi e siciliani che, se in Parlamento c’è una proposta di legge di iniziativa popolare in tal senso è grazie alla Cisl, che svolgendo in pieno il proprio ruolo di corpo intermedio sociale si è impegnata, con i fatti, nel corso del 2023 a raccogliere circa 400mila firme in tutta Italia, con la campagna “Aggiungi un posto al tavolo””.
Lo afferma Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania che, con tutte le sue federazioni e le sue articolazioni territoriali, è stata impegnata sul territorio provinciale nella raccolta delle firme con ben 42 gazebo allestiti nelle piazze e nei luoghi di ritrovo dei cittadini, oltre alle centinaia di conferenze nei luoghi di lavoro che la Cisl e stesse federazioni hanno tenuto da giugno sino a ottobre 2023.
“A Catania – aggiunge – la campagna, oltre a far conoscere a migliaia di lavoratori e cittadini il dettame costituzionale dell’art.46, ha raccolto oltre 13.500 firme, tra capoluogo, luoghi di lavoro e territorio, per sostenere la proposta della Cisl dal titolo “La partecipazione al lavoro”. La proposta, già trasmessa a novembre del 2023, è stata incanalata nel percorso istituzionale delle commissioni Finanze e Lavoro della Camera.
“È utile sottolineare – ricorda Attanasio – che proprio a Catania la partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale è già una realtà: nel consiglio d’amministrazione del Teatro Massimo Bellini siede anche Antonio D’Amico, dirigente sindacale della Fistel Cisl, eletto in rappresentanza dei lavoratori. Su tale direttrice, abbiamo già e più volte sollecitato la presenza di un rappresentante dei lavoratori nei CdA di tutte le partecipate pubbliche, a partire dal costituendo Gestore unico idrico. In Parlamento, intanto, quella presentata dalla Cisl è l’unica proposta avanzata con raccolta firme dal sindacato, dalla nascita della Costituzione. Durante le audizioni davanti alle commissioni, la Cisl ha focalizzato l’attenzione su quattro punti fondamentali: la proposta può essere resa subito operativa; nessuna norma obbligatoria (eccetto che per le società pubbliche, la cui proprietà è dei cittadini e quindi anche dei dipendenti), bensì azioni di sostegno normativo, fiscale e contributivo volte a incoraggiare l’adozione convinta delle forme partecipative per il tramite della contrattazione; ricomprensione di tutte le forme di partecipazione – gestionale, economico-finanziaria, organizzativa e consultiva – con un approccio pragmatico che prende in considerazione anche tane buone pratiche già sottoscritte nelle aziende; sostenibilità finanziaria”.
“Ora – conclude il segretario della Cisl catanese – l’auspicio è che si arrivi in tempi brevi all’approvazione del provvedimento legislativo, tenendo anche conto di analoghe proposte presentate da alcune forze politiche, verso un’approvazione ampia e possibilmente bipartisan”.
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