Hanno sventolato a lungo stamattina le bandiere di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec UIL di Catania al presidio di protesta organizzato di fronte al Palazzo della Regione contestualmente allo sciopero nazionale di otto ore che coinvolge i lavoratori di tutte le società del Gruppo Enel.
A Catania e provincia la vertenza riguarda 600 lavoratori e rivendica una soluzione soddisfacente per le future relazioni industriali, un piano industriale che al momento non è condiviso con conseguenti, grandi preoccupazioni dei rappresentanti sindacali sul futuro delle aziende e un “no” deciso alla liberalizzazione senza regole.
Alla manifestazione di oggi hanno partecipato i segretari generali di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec UIL di Catania, e cioè Jerry Magno, Giuseppe Passanisi e Mimmo D’Antoni, insieme ai tre segretari generali di Cgil, CISL e Uil, Carmelo De Caudo, Maurizio Attanasio ed Enza Meli.
Una delegazione è stata ricevuta dal viceprefetto di Catania, Antonio Gullì, al quale è stato consegnato un documento firmato dalle tre sigle di categoria.
Secondo i sindacati esiste una chiara volontà di fare cassa sul costo del personale e, al contempo, una contrazione degli investimenti per migliorare le parti più deboli della rete elettrica. Tutto ciò potrebbero far sì che i gravissimi black-out dell’estate 2023, (con utenti rimasti senza energia elettrica per oltre 72 ore) possano riproporsi e con ripercussioni ancora più gravi per le strutture ospedaliere e per i servizi di pubblica utilità.
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