Insulti e minacce hanno turbato un’assemblea all’Istituto “Odierna” di Palma di Montechiaro, nella provincia di Agrigento, organizzata da ScuolaZoo e dedicata alla sensibilizzazione sulla lotta alla mafia. L’attivista Giuseppe Trovato è stato oggetto di minacce e insulti da parte di un parente di un presunto boss locale, citato durante il suo intervento anti-mafia rivolto agli studenti.
“Il Pd di Catania e il Pd di Agrigento esprimono piena solidarietà a Giuseppe Trovato, giovane iscritto catanese, per quanto accaduto questa mattina a Palma di Montechiaro all’istituto di istruzione superiore G.B. Odierna, istituto scolastico da sempre in prima linea in difesa delle battaglie di legalità e contro la mafia. Le minacce ricevute, a conclusione di un’assemblea di istituto organizzato insieme ai i ragazzi di scuolazoo, sono un segnale di estrema gravità”. Lo dichiarano la segretaria provinciale del Pd di Catania, Maria Grazia Leone, e il segretario provinciale di Agrigento, Simone Di Paola.
“Ci sono posti in cui non ci si è ancora abituati a chiamare i mafiosi con il loro nome. E Giuseppe, il dottor Trovato, ha fatto proprio questo oggi, come fa ogni giorno, parlando di legalità e dignità in giro per le scuole della regione. – continuano Leone e Di Paola – La giovane età del protagonista dell’aggressione verbale e delle minacce rende ancora più disarmante il quadro ed evidenzia il grande lavoro che c’è ancora da fare per scardinare definitivamente la cultura della sopraffazione, che traveste la miseria della prepotenza di malintesi valori”.
“La strada intrapresa da Giuseppe, è quella giusta: partire dalla scuola, parlare e dibattere con i giovani, per far crescere forte in loro il rifiuto categorico di ogni forma di mentalità mafiosa e di atteggiamento arrogante”, aggiungono. “Ci uniamo al ringraziamento, espresso da Trovato, alla direzione scolastica dell’istituto ed a tutti i ragazzi che sono stati pronti ad intervenire e a fare rete attorno a lui. Quel pezzo sano di società che ci fa ben sperare e confidare nella bontà di queste battaglie”, concludono.
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