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Catania, consiglio comunale su criminalità, Trantino: “Assumeremo 100 vigili urbani”. M5s e Pd: “Dal sindaco dichiarazioni agghiaccianti”

Riguardo alla Villa Bellini, Trantino ha reso noto che dopo quanto accaduto il 30 gennaio, “oltre alla pattuglia fissa all'ingresso, ci sono due vigili che girano con un'auto elettrica, ma il nostro obiettivo è di sostituire l'auto con bici elettriche per perlustrare ancora meglio il territorio interno allo storico giardino”

“Prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, condotta illecita, infrazioni stradali ed educazione civica” è l’argomento che il Consiglio comunale, presieduto da Sebastiano Anastasi, ha trattato in seduta straordinaria su richiesta del consigliere Daniele Bottino e di altri componenti del civico consesso.

Presenti in aula il sindaco Enrico Trantino e gli assessori della giunta comunale.

Il consigliere Bottino ha esposto l’ordine del giorno, “perché è importante affrontare questioni che sono accadute negli ultimi tempi”, con particolare riferimento alla Villa Bellini, “per capire come possiamo combattere queste situazioni disumane, tenuto conto tuttavia che il problema sicurezza di Catania è analogo a quello di tante altre città, probabilmente a Catania si ha una percezione aumentata”.

Nell’ambito della discussione sono intervenuti i consiglieri Maurizio Caserta, Maurizio Mirenda, Damien Bonaccorsi, Pier Maria Capuana, Simona Latino, Graziano Bonaccorsi, Serena Spoto, Paola Parisi, Alessia Trovato, Alessandro Campisi, Erio Buceti, Anna Vullo, Giovanni Magni, Riccardo Pellegrino.
Al termine del dibattito ha preso la parola il sindaco Enrico Trantino.

Sul fronte delle iniziative nelle scuole, il primo cittadino ha messo in evidenza le numerose attività portate avanti dall’Amministrazione e a dimostrazione dell’importanza data all’educazione e alla formazione dei più giovani, ha sottolineato la sua personale e frequente presenza nei vari istituti scolastici cittadini per incontrare alunni e insegnanti.

Riguardo alle telecamere per la sicurezza, il primo cittadino ha detto che ne sono state installate 220 in tutta la città: “Il problema del mancato funzionamento riguarda un numero che oscilla tra il 10 e il 20% del totale, per vie di batterie che si sono rivelate inadeguate e stiamo correggendo questa anomalia, oltre a questioni di alimentazione di corrente che stiamo anch’esse superando. Solo per citare qualche numero: nella zona del Teatro Massimo Bellini sono funzionanti quattro telecamere su sei, in area piazza Martiri e Passiatore ne sono funzionanti sette, nella Villa Bellini dodici su quattordici”.

Riguardo alla Villa Bellini, Trantino ha reso noto che dopo quanto accaduto il 30 gennaio, “oltre alla pattuglia fissa all’ingresso, ci sono due vigili che girano con un’auto elettrica, ma il nostro obiettivo è di sostituire l’auto con bici elettriche per perlustrare ancora meglio il territorio interno allo storico giardino”.

“Stiamo correggendo alcuni errori – ha continuato il sindaco – ma dobbiamo essere propositivi rispetto a quello che abbiamo trovato e a quello che dobbiamo migliorare. Riguardo alla presenza dell’Esercito, ad oggi abbiamo solo 15 unità che da tre mesi a questa parte operano prevalentemente in via Etnea e hanno sicuramente inciso sulla sicurezza, ma è chiaro che non bastano. Da quando mi sono insediato, anche per la coincidenza del cambio di Questore e Comandante dei carabinieri, sono inoltre aumentati a dismisura i controlli interforze, con interventi concreti, massicci che hanno garantito una maggiore sicurezza, non solo nelle zone della movida. Ci sono controlli periodici su San Berillo, su tutte le vie del centro e della periferia. In piazza Teatro Massimo, c’è la presenza continua di una pattuglia della guardia di finanza. Ma la notizia che credo sia rilevante per una città che dagli anni Novanta non fa turn over di personale – ha annunciato Trantino – è che abbiamo stanziato in bilancio le risorse, oltre che per l’acquisto di altre duecento telecamere, per l’assunzione di cento vigili urbani a tempo indeterminato, oltre che avvalerci del decreto sicurezza per altri quaranta vigili urbani da reclutare, che si aggiungono ai quarantasei che abbiamo assunto tre anni fa; consapevoli tuttavia che sono solamente una goccia nel mare per le esigenze dell’Amministrazione, che avrebbe bisogno di 500, 600 unità di vigili urbani”.

“Un’altra azione che può incidere – ha concluso il sindaco, che ha mostrato disponibilità e apertura verso varie proposte dei consiglieri – è l’approvazione in consiglio dei regolamenti, come quello sui dehors, che costituiscono un momento attraverso cui determinare il necessario cambiamento di marcia. Credo che abbiamo cominciato in modo proficuo una nuova stagione di confronto anche con questo consiglio comunale, con cui vi è sintonia nel modo di intendere la città che può costituire il presupposto per quel cambiamento che coincide con il desiderio di reazione che comincia a percepirsi in città”.

“Un consiglio straordinario che di straordinario ha ben poco. Alcune risposte e dichiarazioni del consigliere proponente hanno generato un cortocircuito politico imbarazzante; unico dato positivo le proposte e il dibattito arricchito dalle osservazioni di alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione. – dicono i gruppi di opposizione M5s e Pd nel Consiglio comunale di Catania. – Ci aspettavamo una relazione dettagliata, dati concreti che fotografassero le reali condizioni della città, informazioni relative alle azioni che l’amministrazione vorrà intraprendere sul territorio insieme alle autorità preposte. Purtroppo nulla di tutto ciò è accaduto. Il sindaco della città – riprendendo le osservazioni del consigliere Bottino che ha parlato di paura del crimine piuttosto che di crimine – ha reiterato il suo solito numero sulla narrazione distorta che si autoalimenta. Auspica che i ragazzini si difendano da soli e che la smettano di lamentarsi con i genitori. Racconta che suo figlio non si lamenta di nulla. Evidentemente il sindaco vagheggia un mondo in cui i maschi fanno i maschi e le femmine stanno composte. Infatti ci regala una perla di saggezza antica quando osserva che i ragazzi che disturbano le ragazze ci sono sempre stati. Dice proprio così, difficile da credere: “I ragazzetti che fischiavano o alla catanese “nsuttavunu i fimmini” ci sono sempre stati”. Dove sta il problema? Terrificante. Soprattutto se il pensiero va ai femminicidi e alle violenze di genere, e a tutte quelle associazioni che si spendono sul territorio per cercare di contrastare il fenomeno.
Pura reazione. La città di Catania merita ben altro. Un consiglio che doveva essere una sorta di vetrina dove accendere i riflettori della vanità si è trasformato in un vergognoso teatrino che ha umiliato la città”.


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