Prosegue l’attenzione della Polizia di Stato nei quartieri del centro storico della città.
Nell’ambito dell’attività di controllo straordinario del territorio, finalizzata a contrastare e prevenire la criminalità diffusa e ogni forma di illegalità, nel pomeriggio di ieri, il quartiere San Berillo Vecchio è stato interessato da una importante attività condotta della Polizia di Stato, finalizzata anche a riaffermare forme di legalità in zone in cui talvolta si registra una certa ostilità ai controlli delle forze dell’ ordine.
Il servizio, coordinato da personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Centrale”, ha visto scendere in campo il Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Orientale, il Reparto Mobile di Catania, la Squadra Mobile, le unità cinofile antidroga e antiesplosivo della Questura, la Squadra a Cavallo, la Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, la Polizia Locale, l’ENEL e l’ASP.
In particolare le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine, impegnate in posti di controllo istituiti in strategici punti di accesso al quartiere, hanno fornito una cornice di sicurezza all’operato di tutto il personale all’interno del rione.
Una capillare perlustrazione del quartiere ha permesso di individuare e controllare un locale/bar facente parte di un’associazione culturale riservata ai soci, insistente sulla via Ciancio e gestita da gambiani. All’interno del locale è stata accertata la presenza di clienti non soci, oltre all’assenza di S.C.I.A. e numerose carenze igienico sanitarie. All’esito dei controlli, al presidente dell’associazione, un gambiano di 39 anni, sono state elevate sanzioni per circa 33mila euro e gli è stata notificata una diffida a proseguire nell’attività.
Sono state, inoltre, sequestrate amministrativamente e affidate in custodia alla Polizia Locale, decine di bottiglie di alcolici e birra, oltre agli strumenti utilizzati per la cottura dei cibi e il mobilio utilizzato per le attività di somministrazione di alimenti e bevande. Lo stesso presidente dell’associazione è stato, inoltre, denunciato per il furto di energia elettrica, in quanto il locale è risultato allacciato abusivamente alla rete pubblica tramite un cavo e, pertanto, l’erogazione di corrente è stata interrotta da personale dell’ENEL. Sono state accertate, infine, violazioni alle normative edilizie per le quali verranno interessate le Autorità competenti in materia per eventuali successivi provvedimenti relativi all’immobile.
Proseguendo con i controlli, l’attività di indagine svolta da personale della Squadra Mobile e del Commissariato Centrale, con il supporto delle unità cinofile della Questura, ha permesso di indagare in stato di libertà un gambiano di 26 anni per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane è stato trovato in possesso di 77 grammi di hashish, 15 di marijuana e 1 di cocaina, oltre alla somma di 520 euro in contanti, provento dell’attività di spaccio. Sono state effettuate 3 perquisizioni locali e sequestrate a carico di ignoti 6 grammi di marijuana, 6 di hashish e 2 bilancini di precisione, trovati all’interno di un anfratto murario. Ancora, 6 cittadini extracomunitari sono stati accompagnati presso l’ufficio immigrazione per approfondimenti sulla loro posizione sul territorio italiano. All’esito dei controlli, due di loro, un gambiano e un tunisino, sono risultati irregolari. Per entrambi è scattata la procedura di espulsione, per il gambiano con ordine di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni e per il tunisino con il trattenimento presso il C.P.R. di Caltanissetta. Entrambi, infine, sono stati denunciati in stato di libertà per la violazione dell’art.14 del Testo Unico sull’immigrazione, per non aver ottemperato all’ordine di lasciare il territorio nazionale già emesso per entrambi in precedenza.
All’esito dell’attività sono state controllate complessivamente 114 persone, di cui 14 con pregiudizi di polizia, 60 veicoli e 5 attività commerciali. Sono state elevate inoltre 40 sanzioni al Codice della Strada, in particolare per guida senza casco protettivo, guida senza cinture di sicurezza, mancanza di copertura assicurativa e mancanza di revisione. Sono stati effettuati 3 fermi amministrativi di motoveicoli e 2 sequestri di autovetture.
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