Dopo il commissariamento regionale per avviare l’ente gestore unico del sistema idrico integrato (SIE), la Filctem Cgil provinciale chiede ora lumi sul destino del personale dipendente, ben 550 lavoratori.
Il segretario generale della categoria, Jerry Magno, sottolinea che se da un lato, “dopo anni di silenzio sembrano essersi risvegliati gli interessi dei politici, che però divulgano solo informazioni frazionate, e piene di omissis o di ‘non saprei’ ”, dall’altro lato ci si chiede “se davvero tutto il personale transiterà in Sie, come accadrà per quello di Acoset o Sidra, Ama o Sogip, oppure se ci saranno nuove assunzioni”.
Il segretario generale Magno, auspica infatti che i sindacati vengano “immediatamente invitati ad un tavolo per concertare tutto quello che riguarda i lavoratori del settore, visto che l’articolo 5 della convenzione lascia a casa chi è stato assunto dopo il 13 dicembre 2021, annullando inoltre anche eventuali avanzamenti di carriera nel frattempo riconosciuti. Eppure la fetta pubblica della gestione dovrebbe rivelarsi garante del rispetto della legge”.
La Filctem sottolinea infatti che nella convenzione predisposta da Ati Catania e sottoscritta dalla Sie, ed in questi giorni in discussione perché non firmata dai rappresentati dei comuni appartenenti all’ambito territoriale (il cosiddetto socio pubblico), si legge che “il personale dipendente di tutti i gestori che verranno unificati in Sie – aggiunge Magno– transiteranno alle condizioni dell’articolo 5 della convenzione che pone alcune condizioni svantaggiose per i lavoratori che transiteranno nel nuovo gestore”.
Il nuovo ente gestore unico si occuperà della gestione del servizio idrico integrato sotto il profilo amministrativo, di fatturazione, di manutenzione e di realizzazione delle nuove infrastrutture che verranno effettuate dai soci privati.
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