Si è recentemente conclusa al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania, la terza fase dei test di verifica di una complessa e delicata attività di studio e ricerca rivolta alla sperimentazione di procedure di immersione a grandi profondità per il personale sommozzatore dei Vigili del Fuoco.
E’ stata valutata la funzionalità di strumentazione subacquea da utilizzare nelle immersioni con decompressione in respirazione di miscela “Nitrox”, su indicazioni dell’Ufficio per il Contrasto del Rischio Acquatico, Specialità Nautiche e Servizio Sommozzatori della Direzione Centrale per l’Emergenza ed il Soccorso Tecnico del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile.
L’attività sperimentale ha coinvolto personale sommozzatore del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, formatore e docente, abilitato alla procedura “DNO” (Decompressione Nitrox Ossigeno) e facente parte di uno specifico gruppo di lavoro nazionale.
Docenti e formatori, provenienti da diversi Nuclei Sommozzatori italiani, sono stati coadiuvati da personale di supporto operativo e logistico del Nucleo Sommozzatori vigili del fuoco di Catania.
Nello specifico, la sperimentazione è consistita nel pianificare diverse immersioni a varie profondità al fine di comparare le tabelle di decompressione già in uso, con vari analizzatori dati, durante le fasi di decompressione con miscela Nitrox 50 anziché a base di aria compressa.
Le attività sono state assistite anche da un medico specializzato in medicina iperbarica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Le fasi di analisi, studio e approfondimento si sono svolte presso il Centro di Formazione Catania dei Vigili del Fuoco.
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