Quell’appartamento di viale Nitta doveva, necessariamente, rappresentare per gli spacciatori una remunerativa base di spaccio se, come in effetti accaduto, valeva la pena, ancora una volta, utilizzarlo per i loro loschi affari e rischiare l’arresto, nonostante fosse già stato teatro di altre azioni di contrasto allo smercio degli stupefacenti da parte dei militari dell’Arma. A “farne le spese” stavolta, un
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